Assoconsumatori-AssoConsum: Rifiuti, cambiare tutto per non cambiare nulla

rifiuti soldi compattatoreApprendiamo dal dibattito incorso sull’approvazione del bilancio comunale di Enna, sul quale non vogliamo entrare, di un ipotetico aumento del piano economico finanziario dei rifiuti. In vero tale costo passerebbe da 4.200.000,00 a 5.775.000,00. Tale aumento sembrerebbe derivare da una maggiore superfice accertata che dovrebbe comportare un maggiore gettito a titolo di TARI. Ci chiediamo, quanto mai straniti, come mai il recupero di un milione e mezzo di evasione non venga utilizzato per la riduzione delle tariffe? Il presunto recupero dell’evasione fiscale, dunque, si ritorcerebbe contro i cittadini onesti. L’aumento del costo nel 2016, oltre il termine di approvazione del bilancio di previsione è, in pratica un aumento maggiore nel 2017 per il sicuro mancato recupero della somma preventivata. Vediamo perché non convince l’aumento del costo del servizio mascherato dall’aumento delle superfici tassabili: 1°violazione della legge finanziaria del 2005 essendo la superfice tassabile pari fino all’80% art.1 c. 340; 2° contrasto con l’attuale articolo 40 del regolamento IUC che prevede riduzioni/esenzione per tipologia di utenze non stabilmente attive; 3° Previsione fondo crediti dubbia esigibilità (FCDE) il cui ammontare non sembrerebbe dettato come previsto da rapporto tra incassato ed accertato negli ultimi cinque anni. Come si suole dire si naviga senza una rotta precisa, a vista. Quindi concludendo l’ipotetico recupero dell’evasione fiscale, a nostro parere, non solo non sarà recuperato nel 2016, creando contenzioso con i cittadini, ma nel 2017 avremo un costo consolidato di 5.775.000,00 oltre le somme non incassate, quindi nel 2017 sarà 5.775.000,00 più un quid da determinare. Ci chiediamo è questo il vantaggio tanto proclamato, lasciando la gestione fallimentare dell’ATO per passare alla gestione comunale? Per non parlare della differenziata che non ha prodotto per il cittadino né un vantaggio ambientale né un vantaggio economico. Dopo essere stati costretti, infatti, a vivere con sacchetti di rifiuti in ogni dove, invasi da cani, gatti e topi, quanto è stato l’importo risparmiato per il mancato conferimento in discarica? Quanta carta, vetro, plastica ed umido sono stati conferiti alle rispettive filiere per il riciclo? Va ricordato un principio ben preciso su cui si basa il concetto del riciclo: chi più differenzia meno paga, così come avviene dove il servizio rifiuti è gestito nel rispetto delle leggi. Su tutte queste questione aperte i cittadini di Enna, sicuramente non interessati alle beghe politiche tra schieramenti contrapposti, aspettano delle risposte, da questa amministrazione che ha fondato la propria campagna elettorale su acqua e rifiuti e dal consiglio comunale che deve fare le conseguenziali scelte per governare Enna. Ci auguriamo che i consiglieri, maggioranza in consiglio per PD, UDC, NCD che cambiando rotta nella gestione dei rifiuti tenuta per oltre un decennio, abbiano a cuore, veramente, i diritti dei cittadini ennesi ad avere servizi pubblici efficienti, efficaci ed economici e che i rifiuti non siano diventati un elemento da cavalcare per contrasti politici o per pseudo, ipotetiche, vendette. Il sistema rifiuti in provincia di Enna va azzerato e ricostruito tenendo fuori quegli interessi delinquenziali che a dire del sen. Pecorella orbitano nella gestione dei rifiuti in Sicilia, Enna compresa. Ci auguriamo, nell’interesse dei cittadini che si trovino quelle giuste e legittime soluzioni che i cittadini rivendicano, con costi sostenibili per la provincia più povera d’Italia. Evidentemente anche questa amministrazione comunale ha dimenticato che esistono due principi fondamentale nella gestione dei rifiuti:

Pippo Bruno