Enna. Sindaco Dipietro ai cittadini: “potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera”

enna-bilancio-26-sett-2016Mercoledì 28 settembre andrà in aula consiliare il bilancio di previsione 2016 che rischia di passare alla Storia. Non si tratta di un normale atto deliberativo, seppure importante per l’oggetto, si tratta dell’opportunità concessa all’opposizione di ribaltare il risultato democraticamente uscito dalle urne dello scorso anno, mandando a casa, oltre che il consiglio, anche il Sindaco e la sua Giunta (stando ai continui ulteriori ripensamenti e ribaltamenti da parte del Governatore Crocetta).

Perché faccio questa grave affermazione? Perché gli argomenti utilizzati dagli esponenti del PD per contrastare l’approvazione del bilancio portano a pensarlo.

I consiglieri del PD ed alleati (Cuci e Gloria), e credo anche i loro mandanti, si dilettano da settimane a contestare il bilancio sotto l’aspetto tecnico, rilevando – dall’alto della loro nota preparazione in materia di contabilità pubblica – che talune scelte sarebbero illegittime, anzi foriere di danno erariale.

Il bilancio è invece perfettamente legittimo così come attestato da tutti gli organi tecnici.

Ma se anche fosse illegittimo e scoprissimo che il capogruppo Cappa e compagni sono più preparati dei tecnici, perché non lo modificano ?

L’amministrazione ha piena fiducia nei suoi tecnici e non proporrà emendamenti che avrebbero pareri tecnici contrari. Se la maggioranza consiliare è certa delle sue ragioni perché non fa tutte le modifiche necessarie a riportare il bilancio nei binari della legittimità ? I consiglieri del PD ed alleati sono maggioranza in consiglio; dunque possono determinare ogni decisione del consiglio stesso. Perché non salvano il bilancio dagli errori che ritengono di avervi trovato ? L’intera Città gliene sarebbe grata !

In un barlume di ragionamento politico che si coglie in mezzo a tante elucubrazioni tecniche emerge anche la preoccupazione di approvare un bilancio che incrementi il costo del servizio della raccolta e dello spazzamento dei rifiuti.

Qui, o non hanno compreso la questione o mentono sapendo di mentire.

rifiuti soldi compattatoreIl costo del servizio oggi non è adeguato alle spese, non tanto a quelle eccessive dell’ATO EnnaEuno tollerate dai Sindaci degli ultimi anni, ma neanche a quelle necessarie per pulire dignitosamente la nostra Città. Nel 2013, nel pieno dell’amministrazione Garofalo, si è consentito alla governance dell’ATO, nominata dai Sindaci, di aumentare enormemente le spese del personale ma non si sono adeguate le entrate alle spese. Per questa e per altre ragioni l’ATO ha un debito di circa 150 milioni di euro che impedisce di avere un servizio efficiente. A turno, infatti, non vengono pagati gli operatori di cantiere, gli amministrativi, i tecnici, il carburante, i fornitori, il centro di compostaggio, la discarica ecc… E, a turno, chi non viene pagato sospende la sua opera e blocca il sistema, riducendo la Città nelle condizioni in cui si trova oggi.

La responsabilità però, quella politica e forse non solo, è di chi ha partorito l’ATO, ed ometto la citazione per rispetto dell’intelligenza di chi legge, e di chi ha consentito la lievitazione del debito negli ultimi anni: l’amministrazione Garofalo!

Sono pronto ad un confronto con innominati e nominati, carte alla mano, in ogni momento ed in ogni luogo.

La mia amministrazione ha fatto un piano tecnico economico coerente che non aumenta il costo, coperto dal recupero dell’evasione tollerata negli anni passati, ma evita di perpetuare il “buco” di bilancio che ha ereditato – e che è l’unica causa di tutti i disservizi che oggi paghiamo.

D’altro canto che vi fosse un problema di costi inadeguati deve averlo sospettato anche la precedente amministrazione che ha commissionato all’Università Kore un piano tecnico economico del servizio ma, dopo avere scoperto che il costo era di molto superiore a quello che veniva deliberato, ha infilato il piano della Kore in un cassetto, dove l’ho trovato io.

Tutto quello che propongono – e che non hanno il coraggio di fare da soli – è dunque contro la normativa e contro l’interesse collettivo ad avere un servizio efficiente; io rivendico il merito alla mia amministrazione di avere fatto tutto quello che doveva essere fatto per sottrarre il servizio all’ATO ed organizzarlo in un modo migliore. Appena l’Assessorato Regionale all’Energia, dove ho recentemente perorato la questione, farà la sua parte avremo chiuso con il sistema dei rifiuti che la classe dirigente del Pd ha creato e lasciato in eredità a noi.

Resterà, purtroppo, ed a questo non c’è rimedio, il debito di circa 150 milioni di euro che, prima o poi, sarà spartito ai Comuni soci dell’ATO. Questo è quello che hanno prodotto quelli che straparlano del piano rifiuti. Non permetterò loro di fare altri danni ! Almeno fin che sarò Sindaco.

Ma forse la sospensione della circolare dell’Assessore Lantieri, un tempo devota di stretta osservanza cuffariana oggi convertita al crocettismo, che “mandava a casa” i Sindaci per inadempienze dei consigli comunali, indurrà alla ragione i consiglieri del Pd ed associati che, magari, per senso di responsabilità consentiranno l’approvazione del bilancio.

E ci riproveranno a giugno con la mozione di sfiducia.

Forse le vere ragioni delle barricate del PD stanno proprio nella “rottura” di quel sistema, l’ATO EnnaEuno, e nel cambiamento che i cittadini ennesi hanno voluto indicare con l’espressione del voto dell’anno scorso.

Forse le vere ragioni della guerra che il Pd mi ha scatenato sono nelle iniziative che ho assunto da Presidente dell’ATI sulla sospensione delle cd. “partite pregresse”.

Forse il vero obiettivo sta nel bloccare quel cambiamento che è la ragione del mio successo nel giugno 2015.

Ma, se è così, stanno perdendo tempo. Potranno “mandarmi a casa” ma sono certo che i nostri concittadini, dopo averli visti all’opera, non affideranno mai i loro destini nè a chi hanno già bocciato, nè a chi ha fallito avendo avuto a disposizione cinque anni per mostrare il suo valore, né a chi ha avuto il mandato di governare il consiglio comunale e non è riuscito a concepire niente di meglio che un suicidio politico collettivo.

Non riusciranno ad arrestare la volontà di cambiamento; per dirla con le parole di un grande poeta, Pablo Neruda: “potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera”.

Domani lunedì 26 settembre alle 18,30 aspetto tutti i cittadini che vorranno partecipare a Sala Cerere per spiegare ancora meglio ciò che sta accadendo.

Maurizio Dipietro, Sindaco di Enna