Discariche non bonificate, Ue presenta il conto alla Sicilia: 2,4 milioni. Anche Leonforte

discaricheUna stangata da 2,4 milioni ogni semestre. E un arretrato da 5 milioni che la Regione si prepara ad anticipare per conto dei Comuni. Arriva la mazzata dell’Europa per la mancata bonifica di undici ex discariche dismesse: dopo la condanna, arrivata nel 2014, alcune settimane fa il ministero dell’Economia ha scritto alla Regione per avviare la “rivalsa”, insomma per presentare il conto della sanzione che finora è stata pagata dallo Stato. E così, alla fine di settembre, il ragioniere generale Salvatore Sammartano ha incontrato i sindaci dei Comuni interessati (San Filippo del Mela, Cammarata, Racalmuto, Siculiana, Leonforte, Augusta, Paternò, Monreale, Mistretta, Cerda e Priolo Gargallo): “Gli amministratori – dice Sammartano – mi hanno detto di avere difficoltà a pagare. Nell’assestamento di bilancio inseriremo uno stanziamento lievemente superiore, sei milioni, per anticipare le somme per conto degli enti locali, che poi li restituiranno in cinque anni”.

Intanto arriva una buona notizia: la Regione ha ottenuto l’esclusione dalla lista di una dodicesima struttura, la rada di Augusta, con uno “sconto” che permetterà di risparmiare 200 mila euro ogni sei mesi.
Per gli altri la strategia è sostanzialmente analoga. Alla fine di settembre, i tecnici dell’assessorato regionale ai Rifiuti sono volati a Roma per un vertice al ministero dell’Ambiente e hanno scritto ai sindaci interessati per avviare la fase 1 della soluzione del problema: le analisi delle zone messe sotto accusa dall’Europa, nella speranza che il problema si sia risolto spontaneamente, e cioè che i rifiuti non siano più inquinanti.

Dell’elenco fanno parte le ex discariche di contrada Sant’Agata a San Filippo del Mela, di contrada San Martino a Cammarata, di contrada Oliva Troiana a Racalmuto, di contrada Scalitti a Siculiana, di contrada Tumminella a Leonforte, del quartiere Campo sportivo di Augusta, di contrada Petulenti a Paternò, di contrada Zabbia a Monreale, di contrada Muricello a Mistretta, di contrada Caccione a Cerda e del quartiere Penisola Magnisi a Priolo Gargallo. Quest’ultima è l’unica discarica classificata alla voce “rifiuti pericolosi”, per la quale scatta una multa doppia, da 400 mila euro. “Per alcune discariche – spiega Calogero Gambino, il dirigente che sta seguendo la vicenda per conto dell’assessorato – contiamo di dimostrare che il problema è già stato risolto. Fra queste c’è ad esempio Racalmuto”.