Federazione PCI Enna solidale con l’occupazione intrapresa da studenti Liceo

alaLa Federazione del PCI di Enna è solidale con l’occupazione intrapresa, come forma estrema di protesta, da parte degli studenti del Liceo scienze umane e Liceo musicale dell’Istituto superiore “N.Colajanni”di Enna.
La vicenda è iniziata quando, a causa delle piogge a fine settembre, i locali di via Valverde dove i licei avevano sede, sono stati dichiarati inagibili. La dirigente scolastica prof .Maria Filippa Amaradio, decise allora di ospitare gli studenti nei locali dove ha sede il liceo classico dello stesso Istituto “N.Colajanni”, siti in via Roma, pensando che nel giro di pochi giorni si sarebbe trovata la soluzione, cioè il trasferimento nei locali dell’ex liceo linguistico di Enna bassa, già previsti precedentemente come sede provvisoria dei licei per il fatto che in via Valverde bisogna fare dei lavori di manutenzione.
Di chi sarà la competenza dell’allaccio delle utenze nella sede di Enna bassa? Della scuola pubblica che deve centellinare ormai le proprie economie o degli enti locali ormai dismessi (vedi ex Provincia)?
Decisioni a scarica barile tra le istituzioni e rispettivi dirigenti preposti, sino al collasso e allo sfinimento. Doppi turni per spazi troppo angusti (quelli del classico) per ospitare l’utenza dei tre licei, di cui quello musicale che per la sua peculiarità necessita di spazi diversificati per ogni tipologia strumentale; studenti pendolari costretti a rinunciare al diritto allo studio perché dovrebbero continuare a frequentare le lezioni dalle ore 14 alle 19 (troppo tardi per prendere un pullman per più di un paese della provincia), genitori esasperati dal protrarsi dei tempi di soluzione di una questione che dovrebbe avere presto una risposta concreta per poter garantire il diritto allo studio dei propri figli. Così gli studenti passano dall’autogestione all’occupazione, ma ad oggi nessuna risposta.
Per oggi, su richiesta delle parti interessate e delle rappresentanze sindacali, è previsto un incontro convocato in prefettura.
Il PCI è totalmente solidale con la giusta protesta degli studenti e docenti ed invita la dirigenza scolastica a sostenere nelle sedi opportune la legittima protesta degli studenti. L’inerzia e lo scarica barile delle istituzioni responsabili di fronte ad un problema che si protrae da anni e che adesso si vorrebbe risolvere penalizzando in modo inaccettabile gli studenti, gli insegnanti e le famiglie.