Enna. Due mozioni e due regolamenti all’esame del Consiglio comunale

cc-24-10-2016La sicurezza della bambinopoli di Piazza della Legalità ad Enna Bassa, l’oggetto della prima mozione presentata dal consigliere Marino. Problematica che era stata anticipata in terza commissione alla presenza dell’assessore Contino, il quale ribadisce l’impegno già preso in quella sede, di provvedere alla realizzazione di ringhiere volte ad evitare che i bambini, sfuggendo al controllo dei genitori, per via della accessibilità diretta della bambinopoli alla strada, rischino di essere investiti dai mezzi in transito.

Come la prima, anche la seconda mozione, presentata dal consigliere Potenza e relativa all’istituzione dell’evento culturale “Jazz sotto le stelle” sotto la Torre di Federico II, ha trovato il consenso dell’aula, Giunta compresa che, nella persona dell’assessore Di Venti, si dichiara pronta a recepire questa iniziativa, auspicando una collaborazione sinergica con le associazioni interessate e con lo stesso consigliere proponente.
Tuttavia tale mozione, ha aperto una discussione più generale da parte dell’opposizione, sulla mancanza di iniziative culturali o comunque volte ad incentivare il turismo e l’economia locale, promosse dall’amministrazione, tanto da rendere necessaria la proposta di iniziative come quella oggetto della mozione in questione.
In particolare, il consigliere Cuci lamenta l’idea di sviluppo del turismo da parte dell’amministrazione, sia perché si limita a patrocinare eventi organizzati da altri e sia perché non riesce a coniugare tale sviluppo con la cultura, con lo sport, con il settore agroalimentare, attraverso iniziative concrete che si traducano in un incremento dell’economia locale, che ad oggi la città non ha visto.
Cuci, inoltre, reputa necessario – prima di istituire eventi – valorizzare e riqualificare i luoghi in cui tali eventi devono svolgersi, considerato che la Torre di Federico richiede diversi interventi di manutenzione. E propone in tal senso un emendamento alla mozione che senz’altro condivide.

Il consigliere Tremoglie, invece, lamenta il fatto che tutte le mozioni presentate finora nel tentativo di fare qualcosa per la città, in realtà non dovrebbero essere necessarie, se si pensa che già quasi un anno fa, è stata approvata una mozione che riconosceva Enna come città universitaria, culturale, congressuale. Chiede quindi che l’amministrazione si impegni a portare avanti quella mozione, altrimenti la ritirerà.

Non è della stessa opinione l’assessore Di Venti il quale sostiene che l’attività profusa dall’amministrazione è stata notevole e diverse le sinergie con le associazioni: il Convegno del Rinnovamento dello Spirito, il Concorso nazionale della Polizia di Stato, il Buskers Festival, Artigianando, la Settimana Federiciana, il Gemellaggio con la città di Entella, la Settimana della Legalità, il Convegno Internazionale della Facoltà di Psicologia, il Convegno su Sant’Elia da Castrogiovanni, la Stagione Teatrale di prossima apertura.
Precisa che alcuni mesi, si sono accavallati più eventi, come il Festival Canoro a Sant’Agostino e quello di Janniscuro, tanto che l’amministrazione ha pensato ad una manifestazione di interesse per capire quali eventi intendano programmare le organizzazioni e concordare un calendario.
Il suo assessorato, inoltre, sta lavorando sul turismo legato alle manifestazioni sportive e alle associazioni dei camperisti.

Ritirato il Regolamento sul servizio di trasporto scolastico, che ha inserito la figura dell’assistente per coadiuvare l’autista del pulmino e la variazione delle tariffe da applicare venendo incontro alle fasce più deboli, ma che non aveva risolto una questione, sollevata sia in Commissione che in Aula dal consigliere Vasapollo: e cioè la sperequazione sociale che si crea tra famiglie con lo stesso reddito, nel pagamento degli abbonamenti, considerato che gli abitanti di Pergusa, a prescindere dal reddito, hanno riduzione del costo rispetto agli abitanti di altre zone residenziali della città e considerato che Pergusa può ormai definirsi zona residenziale a tutti gli effetti.
La definizione di centro abitato e la possibilità di estendere questa definizione alle aree non soggette ad opere di urbanizzazione, penalizzate nell’utilizzo dello scuolabus, costituisce il fulcro della questione, come precisa l’assessore Contino. Quindi, su proposta unanime, il regolamento viene ritirato al fine di superare questo ostacolo meramente semantico e verrà poi rimesso nuovamente alla Commissione per i relativi pareri.
Un po’ di confusione sul punto all’ordine del giorno relativo al regolamento sull’Ecomuseo, esposto dal consigliere Rizzo che lo ha predisposto e che spiega che l’Ecomuseo è un forma di rete tra soggetti che si occupano di promozione culturale e turistica, volta a coordinare ed organizzare le attività e le iniziative promosse. È, inoltre, uno strumento istituzionale che consente di razionalizzare il rapporto con l’amministrazione e il confronto con le associazioni che operano nel territorio grazie alla rete, attuando una partecipazione che parte dal basso.
Non è in conflitto con altre forme di gestione attualmente esistenti, ma proprio su questo punto nasce la confusione perchè il regolamento prevede la costituzione di due punti di informazione e di accoglienza, uno in zona Monte ed uno nei pressi di Piazza Vittorio Emanuele, ma quest’ultimo è stato già istituito ed è gestito dall’associazione Proloco Proserpina. Tuttavia, allo stato attuale risulta chiuso da circa dieci giorni, per problemi di infiltrazioni d’acqua, in assenza di intervento da parte degli uffici competenti sollecitati dall’assessorato, su segnalazione della Proloco stessa. Quest’ultima tra l’altro non è stata espressamente contemplata dal Regolamento quale ente gestore dei punti informativi previsti, come precisa l’assessore Di Venti, pur riconoscendo implicitamente alla stessa il titolo per farlo.
Il consigliere Frattalemi ribadisce le condizioni non idonee della struttura attualmente esistente, che non si risolveranno di certo cambiando la gestione della stessa. Ricorda inoltre come siano stati spesi ad oggi trecentomila euro di finanziamento europeo per il progetto Enna Città Aperta, che prevedeva le due sedi, la rete internet aperta e i cartelli con la descrizione dei monumenti, ma non sembra abbia ancora preso forma, per cui prima di pensare ad un Regolamento bisognerebbe sistemare le cose che non vanno.
Tra dubbi e incertezze il regolamento viene comunque approvato con l’astensione del M5S.


Loredana LaTragna


Oggetto: riconoscimento della città di Enna come “città universitaria, culturale e congressuale” facendo leva sulla sua centralità, sulle sue peculiarità e sulle sue “vocazioni”

Mario Tremoglie

Mario Tremoglie

Presentata dal Consigliere Mario Tremoglie
approvata all’unanimità il 21 dicembre 2015

Premesso che la città di Enna perla sua centralità, per le sue peculiarità e vocazioni deve prendere piena coscienza della potenzialità naturale di cui è dotata di attrarre visitatori e possibili investitori al fine di avviare un percorso di sviluppo economico e sociale e di continua crescita che porti benefici alla cittadinanza e al territorio in generale.
Questo sarebbe il primo segnale di un’autentica vocazione al turismo.
Questa speciale attitudine definita “vocazione” è e deve essere una qualità attiva che individua scopi ben precisi e che deve fare leva su specifiche competenze. Essa si avvale di metodologie ed azioni coordinate da una visione strategica.
Il primo passo da compiere è, dunque, rimuovere ogni manifestazione di degrado ambientale e di incuria mettendo in risalto tutti i siti di natura storica e culturale presenti nel territorio ed utilizzare quest’ultimo come primo attratto re curando ogni singolo metro quadrato di strada e di verde in modo che tutto sia restituito alla sua naturale bellezza.
Considerato che la città potrebbe godere di uno sviluppo turistico rilevante se si aprissero al pubblico tutti i siti di interesse storico e culturale e se si riportassero alla luce i reperti archeologici che, negli anni, sono stati accantonati in dimenticati magazzini e che, invece, andrebbero esposti in musei gestiti con modalità manageriali professionalizzate e da personale competente e realmente motivato.
La città gode di un’enorme potenzialità attrattiva che aumenterebbe esponenzialmente se si riuscisse a creare un “percorso guidato” spingendo i turisti a soggiornare più notti nella città sfruttando, oltre alle attrazioni di cui disponiamo, anche la posizione geograficamente strategica.
Il Castello di Lombardia è, da sempre, uno dei monumenti simbolo della città e conserva ancora caratteristiche inconfondibili del suo passato di fortezza e di residenza che potrebbero essere valorizzate tramite lavori di restauro finalizzati alla creazione di spazi polifunzionali adattati, di volta in volta, a sede di riunioni, incontri, mostre, attività teatrali e congressuali (nel 1324 vi si riuni il Parlamento Siciliano).
L’università ennese sta godendo di un enorme sviluppo continuo e duraturo nel tempo. Non dimentichiamo come il continuo scambio ed il contatto tra città ed università comporti numerosi benefici al contesto territoriale di riferimento e alla popolazione che vive in queste aree. Se tra i benefici economici che derivano dalla presenza dell ‘università nella nostra città annoverassimo solo un maggiore giro d’affari per affitti, ristorazione e consumi in generale commetteremmo l’errore di sottovalutare la grande trasformazione che le presenza dell ‘università in una città riesce a trainare.
Le università sono il centro dell ‘innovazione, da sempre elemento chiave di lungo termine di competitività e produttività. Esse diffondono, producono e promuovono nuove nsorse e nuove conoscenze.
La parola chiave è “sinergia”, una collaborazione imprescindibile, un lavoro di rete che veda come protagonisti l’università, il territorio (le amministrazioni) e le imprese.
Puntare sulla cooperazione tra impresa, territorio ed università sarebbe la principale soluzione per evitare la temuta “fuga” di risorse formate sul territorio e la perdita di attrazione delle università che offrono uno scarso riscontro in termini di occupazione.
L’amministrazione comunale deve, dunque, in quest’ottica, incentivare e coinvolgere la cittadinanza ed il mondo imprenditoriale in particolare nei progetti che riguardano lo sviluppo del territorio in relazione alle risorse presenti e sfruttabili.
Ritenuto che dopo aver compiuto questi pochi ma impegnativi ed indispensabili passi, la situazione della città migliorerebbe notevolmente.
Successivamente dovrebbe subentrare la libera iniziativa privata che, imprenditrice ed investitrice per mestiere, penserebbe a fare convergere nuove risorse nel territorio creando nuove attrazioni, valore aggiunto e nuovi posti di lavoro.
Impegnano il Signor Sindaco e la sua Giunta a partecipare attivamente per
· promuovere la nuova idea di città con lo slogan “Enna città universitaria, culturale e congressuale”
· valorizzare i beni culturali e paesaggistici
· migliorare i servizi rivolti ai turisti
· favorire processi di rigenerazione e riqualificazione urbana
· creare sinergia tra i tre nuclei urbani (Enna Alta, Enna Bassa e Pergusa) e migliorare i collegamenti urbani tra essi
· sollecitare la città a considerare lo sviluppo culturale quale paradigma del proprio progresso economico e di una maggiore coesione sociale
– promuovere e sostenere tuttè-Iéiniziative creative e culfùfali pàrteciparrdoa tutti i bandi regionali, nazionali ed europei volti a sviluppare il tessuto economico della città
· sfruttare le infrastrutture presenti ad Enna Alta per aprire eventuali facoltà universitarie e far godere anche il centro storico dei benefici apportati dalla presenza dell ‘università in città
· promuovere ogni altra iniziativa che si ritiene utile Non lasciamo disperdere le incredibili risorse che migliaia di persone ci invidiano e potenziamole fino a fame il punto di forza ed~lcro dell’ economia cittadina.