Il gip del tribunale di Enna, Elisabetta Mazza, ha accolto le richieste di archiviazione della procura per dodici indagati nel primo troncone dell’inchiesta su una presunta truffa al comune di Enna durante il precedente consiglio comunale. Per 12 dei 14 indagati in questa tranche, che non riguarda la ipotetica “gettonopoli”, sono già stati emessi i decreti di archiviazione. Il Gip ha, sostanzialmente, condiviso le argomentazioni esposte dal Pm Giovanni Romano che coordina le indagini. In un caso lo stralcio della posizione è avvenuto per la “particolare tenuità del fatto” e occasionalità della condotta, per gli altri per la”infondatezza della notizia di reato”. A breve la procura deciderà se esercitare o meno l’azione penale sui due attuali indagati Salvatore Di Mattia ex vice presidente del consiglio comunale nella precedente legislatura, difeso dall’avvocato Michele Caruso e per Giovanna Scilla funzionaria del comune di Enna, difesa dall’avvocato Michele Baldi. Per loro, nei mesi scorsi, era stata depositata la chiusura di indagine. Nel primo caso viene ipotizzato il reato di truffa aggravata, mentre nel secondo l’accusa ipotizza i reati di falso ideologico ed abuso di ufficio in quanto avrebbe “attestato falsamente congruenza e rispondenza al vero” della documentazione presentata da Di Mattia. falso ideologico e abuso d’ufficio. Si attende in un tempo altrettanto breve, anche la definizione anche del secondo troncone di indagine, il più corposo per numero di indagati, 27 tra consiglieri comunali della precedente legislatura e funzionari comunali. Le indagini preliminari, da indiscrezioni, sarebbero state già concluse anche in questo caso e la procura starebbe lavorando adesso alla definizione. Reati ipotizzati, in questo caso non ai singoli indagati ma generici nell’ambito dell’indagine, sono quelli relativi ad abuso d’ufficio e falso materiale.L’indagine sulla presunta “gettonopoli” basata sull’acquisizione di numerosi documenti, venne avviata nel 2014, per fare chiarezza su una presunta gettonopoli che si sarebbe verificata al consiglio comunale di Enna.


Tiziana Tavella per il giornale LA Sicilia