Le leggi dello Stato e le sentenze in nome del Popolo italiano ad Enna non hanno valore?

la-legge-e-uguale-per-tuttiL’ATO Ennaeuno è al tracollo. Nessuno è disposto a dare fiducia ad un carrozzone arrivato al capolinea, eppure i pretendenti a qualche candidatura hanno il coraggio di prendere in giro con false promesse i lavoratori del settore assunti per chiamate dirette e/o per passaggio da una società privata ad una società pubblica pensando che possano essere considerate procedure ad evidenza pubblica. Si capisce che molti aspirino ad una prossima candidatura e, quindi, si adoperino per ottenere gli opportuni consensi, ma certamente travisare le leggi o disconoscere le sentenze ha dell’indecente, perché si gioca con le aspettative dei lavoratori e delle rispettive famiglie, per lungo, troppo tempo presi in giro da una politica, scellerata, che non ha dato loro tranquillità e che sa di non poterne dare nell’alveo della legalità. Per troppi anni si è proceduto nell’illegittimità ed ora giunti alla fine di un percorso non può, secondo legge, dare ciò che i lavoratori agognano, una sistemazione stabile. La legge regionale n.9 del 2010 è chiara: possono transitare alle SRR coloro che sono stati assunti con procedure ad evidenza pubblica, come se non bastasse l’art. 35 c.3 del DLgs n.165 detta norme per le procedure di reclutamento nelle pubbliche amministrazioni dove sono previste concorsi per titoli ed esami. Ma oltre alle leggi, qualora fosse necessario, non può essere sottaciuta la sentenza n.326 del 2016 del Tribunale di Enna su atto di citazione del sindaco pro-tempore del comune di Troina che: “annulla la deliberazione del 6.12 .2012 del Collegio di Liquidazione di Enna Euno S.p.A in liquidazione, nella parte in cui dispone di assumere il personale di Sicilia Ambiente e gli atti esecutivi successivamente posti in essere. Certamente non poteva essere diversamente visto che la commissione liquidatrice altro non può fare dal riconoscimento della massa debitoria e dei crediti vantati per liquidare la società stessa, esulando da ogni azione straordinaria come appunto era l’assunzione di personale. Anche in questo caso si è proceduto in totale disprezzo delle leggi nella considerazione, forse, che la legge è determinata dal feudatario di turno che non tiene conto, in alcuni casi, delle competenze che bisogna avere per svolgere adeguatamente un servizio alla collettività. Naturalmente gli errori commessi determinano danno alle istituzioni ed hanno delle responsabilità che vanno appurate e se necessario sanzionate nel rispetto della cosa pubblica e delle sue leggi, se poi la legge è divenuta un optional allora la nostra società è condannata a scomparire, come diceva la filosofa russo americana Ayn Rand.

    Pippo Bruno – delegato provinciale Assoconsumatori-AssoConsum