Prelievo organi da paziente deceduto presso l’Ospedale di Enna

donazione-organi“Dopo circa 20 ore di lavoro in Rianimazione e successivamente in Sala Operatoria, – dichiara il Coordinatore Locale dell’ASP di Enna per i prelievi, dott Paolo Alaimo – nella notte tra lunedì 7 e martedì 8 novembre ’16, si è pervenuti a quel processo che trasforma un paziente deceduto per una lesione cerebrale acuta in un donatore di organi. Sono stati donati il fegato e un rene a pazienti di Palermo in attesa, un rene è stato destinato a Catania e le cornee sono state inviate alla banca delle cornee. Il grande gesto di solidarietà da parte dei familiari del donatore e la professionalità di chi in questo settore è impegnato da anni hanno reso possibile un evento finalizzato a migliorare la vita di coloro che ripongono nel trapianto la loro unica speranza.”
La Direzione Strategica dell’ASP di Enna, composta dal Direttore Generale, dr. ssa Giovanna Fidelio, dal Direttore Amministrativo, dr. Maurizio Lanza, e dal Direttore Sanitario, dr. Emanuele Cassarà, ringrazia la famiglia del donatore e sottolinea la grande professionalità mostrata da medici e operatori sanitari nell’occasione.

Non è la prima volta che vengono effettuati prelievi di organi a Enna: “Il processo della donazione è complesso e necessita di grande organizzazione e di servizi di supporto che dimostrano il buon funzionamento della struttura – continua il dott. Alaimo. – Mi è doveroso ringraziare tutti coloro che si sono prodigati per questo evento: tutto il personale del Servizio di Anestesia e Rianimazione, diretto dal dott. Politi, l’infermiere professionale Fabio Guarneri che mi coadiuva, il personale della Sala Operatoria impegnato in questa lunga maratona, il dott. Giustino, dirigente Reparto di Oculistica per il prelievo delle cornee e la Direzione Sanitaria del presidio per il supporto fornito. Per incrementare le donazioni finalizzate a salvare e a migliorare la vita di tanti pazienti, occorre sempre più potenziare la formazione e la sensibilizzazione degli operatori sanitari, e la capillare opera d’informazione rivolta ai cittadini”.