Catenanuova. Istituto comprensivo Fermi: esposto alle istituzioni per garantire il diritto allo studio

istituto-fermi-catenanuovaSulla “buona scuola” arrivano diverse sollecitazioni da parte di genitori per evidenziare le anomalie esistenti in quasi tutte le scuole italiane e in particolare nell’istituto comprensivo Fermi di Catenanuova. L’esposto, comunicato a tutte le istituzioni locali, provinciali regionali è a firma di due genitori Zampino A. e Lombardo M., genitori di un minore iscritto alla Scuola dell’infanzia di Catenanuova. Nel documento è richiesto l’intervento anche del Ministero della pubblica Istruzione, del Prefetto di Enna, dell’ufficio Scolastico Regionale, territorio di Enna, al sindaco Biondi e al consiglio comunale di Catenanuova, al dirigente scolastico del Fermi, per esperire accertamenti “relativamente alla regolarità di andamento della pubblica attività “. Nell’esposto viene scritto: “Da tre anni frequentiamo come genitori il predetto istituto e più volte ci siamo ritrovati a fronteggiare situazioni incresciose come la consegna, a noi, di una forma di “lista spesa“ con l’invito a portare di tutto, rotoli carta igienica, sapone, risme di carta, colori, e persino materiale didattico. La struttura non ha locali per la ricreazione, difatti, un’aula è adibita a classe, priva di refezione e di palestra. La mensa da anni è gestita dai genitori e grazie ai loro solleciti è stata indetta a settembre, dal comune, una gara d’appalto, il cui iter si potrà perfezionare solo in previsione della chiusura dell’anno scolastico. Nonostante l’assenza di un servizio mensa l’attività scolastica prosegue sino alle ore 16 ed i genitori che non accettano la mensa autogestita sono costretti a “prelevare” Ii figli alle 13.45, negando l’accesso alle attività pomeridiane. Facile intuire che alcune classi rimangono vuote ed altre con un numero esiguo di presenti”. L’esposto quindi si conclude con l’invito alle istituzioni di garantire il diritto allo studio.

Carmelo Di Marco