Cosa sta accadendo alla raccolta dei rifiuti nel Comune di Pietraperzia?

Antonio Calogero BevilacquaPietraperzia. “Cosa sta accadendo alla raccolta dei rifiuti nel Comune di Pietraperzia e quali sono le responsabilità della regione siciliana in tutto ciò?”. Se lo chiede il sindaco Antonio Calogero Bevilacqua”. Il primo cittadino di Pietraperzia spiega la situazione venutasi a creare in paese. “Proviamo a spiegarlo nel modo più semplice anche se la situazione è molto complicata”, continua Antonio Bevilacqua. “Innanzitutto ricordiamo che è obbligatorio effettuare la raccolta differenziata e rispettare i giorni e gli orari di conferimento (da lunedì sarà possibile conferire rifiuti a partire dalle ore 16:00). Veniamo adesso ai problemi. Partiamo dal fatto che la Regione Siciliana ha imposto ad ogni Comune di elevare le % di raccolta differenziata e di superare il 50% entro fine 2016. Il mancato raggiungimento di tali obiettivi comporta l’applicazione di sanzioni economiche da applicare in bolletta (un motivo in più per continuare a differenziare). Il Comune di Pietraperzia ha potenziato la raccolta differenziata di tutti i materiali riciclabili con Ordinanza del Sindaco di fine luglio (conferimenti a giorni alterni di umido nei bidoncini e di indifferenziato nei cassonetti e conferimento degli altri materiali nelle apposite campane). Ciò ha permesso di raggiungere e superare in pochissimo tempo il 30% di raccolta differenziata. Per tutto il mese di agosto e nei primi giorni di settembre tutto è andato bene e nel Comune di Pietraperzia si sono raggiunti due importanti obiettivi: – il primo è stato il risparmio del 30% del costo di conferimenti in discarica (il costo per il Comune di Pietraperzia è di €23.000 al mese e dunque in un mese si è registrato un risparmio di €6.900); – il secondo è stato quello di evitare di incappare nelle sanzioni della Regione.
Purtroppo, però, i vantaggi della raccolta differenziata sembrano essersi bruscamente ridotti a seguito della chiusura dell’impianto di compostaggio di Dittaino disposta dal Commissario regionale, Sonia Alfano. Tale impianto è stato utilizzato per conferire la frazione umida/organica dei rifiuti. Dal giorno della chiusura si è praticamente azzerato il risparmio della raccolta differenziata.
A ciò si aggiunga che in nessuno degli altri impianti contattati fino ad oggi dal Comune di Pietraperzia è stato possibile conferire la frazione umida dei rifiuti a causa dei limiti imposti dalla stessa Regione Siciliana. Si capisce che qualcosa non va: da un lato la Regione impone ai comuni di raggiungere determinate % di raccolta differenziata, ma dall’altro i Comuni non possono farlo a causa di scelte derivanti direttamente o indirettamente dalla Regione. “In mezzo a questa baraonda – scrive ancora il sindaco Antonio Bevilacqua – si è pure registrato il provvedimento con cui sono stati rimandati indietro i dipendenti comunali in servizio nella nettezza urbana. Il Commissario regionale, sempre la Alfano, e i tecnici ATO hanno giustificato il tutto sostenendo che la società può far fronte alla raccolta utilizzando il loro personale. Il risultato è che ad oggi si sono riscontrati parecchi disservizi nella raccolta con cumuli di rifiuti che rimangono per strada e mezzi fermi per mancanza di personale. Non vorremmo che lo sforzo messo in atto dai cittadini del Comune di Pietraperzia venisse vanificato a causa di queste scellerate scelte.
Per questo abbiamo già diffidato chi di dovere a comunicare presso quale impianto di compostaggio dovremo conferire ed al contempo avviato una battaglia legale per vedere riconosciuto l’illegittimità del provvedimento di revoca del comando dei dipendenti comunali.

Gaetano Milino