Enna. UDC: bagarre interne si sono spostate in Tribunale

udcNon c’è pace per quel che resta dell’Udc sia in campo regionale che provinciale visto che le bagarre interne si sono spostate in Tribunale dove l’ex commissario e poi segretario provinciale Marco Di Dio Datola si è costituito contro il segretario nazionale Lorenzo Cesa che lo aveva citato chiedendone l’inibizione a compiere qualsiasi azione per nome e conto dell’Udc. A monte di questa scelta i contrasti nati tra Cesa e l’ex presidente nazionale del partito, il siciliano Gianpiero D’Alia.

Il primo round è andato a D’Alia e soci e tra loro c’è anche Marco Di Dio Datola difeso da Melania Paternicò e Massimiliano Casadei. A loro ha dato ragione la prima sezione civile del Tribunale di Roma che ha rigettato il ricorso cautelare d’urgenza presentato dal segretario nazionale Cesa spiegando che Di Dio Datola, nello specifico, si era dimesso prima.
Lo strappo avvenne dopo le parole di D’Alia secondo cui l’Udc era ormai morto.

Il gruppo di “dissidenti” uscì così fuori dall’Udc formando “Centristi per la Sicilia”, una mossa che Cesa contrastò vietando l’utilizzo del simbolo.
Di Dio Datola dopo un periodo di silenzio e con il pronunciamento del Tribunale ha espresso la sua soddisfazione per l’esito ottenuto

Dal punto di vista politico anche l’avvocato armerino ha deciso di abbandonare l’Udc provinciale aprendo di fatto ad un’altra scissione (dell’atomo verrebbe da dire) che rende ancor di più ai minimi termini la presenza dell’Udc nel territorio provinciale e aderito a “Centristi per la Sicilia” di cui è responsabile provinciale.