ASP Enna. Grande adesione all’INFLU DAY

l-episcopo-pulvirentiCon la vaccinazione del dott. Fabrizio Pulvirenti si è aperta la giornata dedicata dall’ASP di Enna alla vaccinazione, l’INFLU DAY, celebrata presso il Presidio Ospedaliero Umberto I di Enna.
Il dott. L’Episcopo e gli altri medici del SIAV, Servizio Igiene Ambienti di Vita, hanno vaccinato tutti coloro che si sono recati presso l’Ufficio vaccinazione nell’occasione della giornata.

Testimonial per l’ASP di Enna della campagna vaccinale è il dott. Fabrizio Pulvirenti, il medico dell’Ospedale Ennese che, nel 2014, contrasse il virus Ebola mentre prestava servizio volontario in un centro medico in Sierra Leone.
La campagna di vaccinazione antinfluenzale ed antipneumococcica 2016-2017 presenta rilevanti novità rispetto alle passate edizioni. La durata della campagna è più lunga rispetto agli anni precedenti: iniziata il 24 ottobre 2016 finirà il 28 febbraio 2017. La scelta di incrementare il periodo temporale è nata dalla previsione di un’influenza più pesante ed estesa rispetto al passato.
Il Decreto Assessoriale adottato dalla Regione Sicilia per la nuova campagna vaccinale ha stabilito nuovi parametri e ulteriori modalità di intervento per estendere il numero dei vaccinati. Innanzitutto, è obbligo la vaccinazione di tutti i ricoverati nel lasso di tempo individuato; per coloro che non saranno vaccinati, la Scheda di Dimissione Ospedaliera (SDO) riporterà la richiesta della vaccinazione presso l’ambulatorio del medico di famiglia.
Presso i centri di Igiene Pubblica diffusi nel nostro territorio, gli studi dei medici di famiglia e dei pediatri, saranno vaccinati i soggetti over 64 anni compiuti e i soggetti a rischio con un’estensione delle categorie previste: oltre ai sanitari e ai parasanitari di aziende pubbliche e private, tutti coloro che svolgono lavori a contatto con il pubblico sono inclusi nella campagna vaccinale.
Con particolare riguardo la vaccinazione sarà offerta in forma attiva e gratuita ai contatti stretti dei nuovi nati fino al compimento del sesto mese di vita e ai contatti stretti delle gestanti il cui parto è previsto nel periodo del picco influenzale.
Il decreto prevede la chiamata attiva dei soggetti nati nelle coorti 1951/56; i medici di famiglia sono, inoltre, tenuti a vaccinare tutti i migranti ospiti nei centri di accoglienza esistenti nel territorio di riferimento.