Enna. Alice Albanese: dove l’arte si fa incontro

Enna. Entrare in contatto con il pubblico attraverso la cultura, realizzando l’obiettivo dell’arte, del design contemporaneo e dello scambio di idee continuo. È il percorso che Alice Albanese, giovane architetto ennese e ricercatrice della Kore, ha creato, con la sua “Galleria collezioni contemporanee” inaugurato lo scorso dicembre. Non una tradizionale galleria d’arte, ma un luogo dove l’arte si forma. “L’idea del non si può fare, che qui non c’è spazio per essere compresi, non mi piace – racconta – credo in chi scommette ed alza la posta. Non ho paura di investire nella mia città e ho fiducia nelle mie idee. Investire in creatività e relazioni è assolutamente importante”. Il percorso di Alice Albanese tiene presente che per essere competitivi bisogna diversificare l’offerta. “Le idee che porto avanti nascono un po’ da me ed un po’ dalla gente che incontro. Siamo un po’ tutti incubatori di idee, anche se non ne siamo consapevoli”. Ed e proprio l’idea di incontro “quel quid in più” che la trasforma da “gallerista” in “motore culturale . Nel suo spazio espositivo di via Sardegna ad Enna bassa è nato uno spettacolo teatrale dal titolo “Frida, infinita bellezza” che ha poi riscosso successo al festival del cinema di frontiera di Marzamemi e oltre. “È un percorso artistico nato per caso durante la preparazione della presentazione del libro della scrittrice Elvira Seminara “l’atlante dei vestiti dismessi” che prevedeva anche una sua mostra di arte concettuale. Abbiamo letto dei brani con l’attrice Elisa di Dio, rendendo la mostra momento complementare. Da lì siamo entrati in contatto con in costumista ennese Luca Manuli, che creava un abito, mano mano che le letture scorrevano. Così è iniziata la costruzione di “Frida” che abbiamo ospitato in un pacchetto di eventi culturali chiamato “forme d’arte” che includeva anche concerti. Vendere arte, diventa un modo per guardare oltre. Diffido da chi dice che il pubblico non capisce o non è pronto, il pubblico comunque sceglie. In questo territorio c’è tanta voglia di cultura e in questo inserisco il mio prodotto di arredo si, ma di arte principalmente. Un po’ tutti fanno una scelta “veloce” per arredare casa, è importante avere chi seleziona pezzi che diventano investimento e ispira fiducia”. Investire in arte nel cuore della Sicilia perché? “investire in arte è un fatto risaputo ma non usuale. Esiste una fetta di mercato chiamato “arte abbordabile” che con un costo di cento euro consente di avere un opera che nel tempo cresca di valore”. La voglia di entrare in contatto con il pubblico attraverso la cultura, realizzando l’obiettivo dell’arte e del design contemporaneo ha portato anche a creare un evento legato al matrimonio “WEDifferent” che ha coinvolto 15 realtà imprenditoriali ennesi in rete, nata dalla collaborazione con la wedding Planes Cristina Fazzi ed il fotografo Crstiano Sgro’, non una fiera sposi, ma un modo per dare stimoli, visioni che escono dal preconfezionato ed aprire ad un’idea adatta a se stesso”. Quando ho iniziato – concludere Alice Albanese- non pensavo che sarebbe diventata una esperienza di contatto, scambio ed unione vera e propria con la città nel segno della cultura.

Tiziana Tavella