Leonforte: Gruppo Progettare Futuro chiede censura e dimissioni Sindaco Sinatra

Leonforte. Con una mozione i c.c. Giovanni Ghirlanda e Pietro Vanadia, del gruppo Progettare Futuro invitano il Sindaco Francesco Sinatra alle dimissioni per  “ridare la parola alla cittadinanza”.
Richiesta che verrà discussa nel prossimo Consiglio Comunale, e che parte da precise premesse quali “L’operato del Sindaco, in tre anni e mezzo è stato caratterizzato da inadempienze ai più elementari dettami di correttezza, trasparenza e buona gestione politico-amministrativa, oltre che a gravi inadempienze amministrative e del non rispetto del suo stesso programma elettorale disatteso in ogni punto; lo stato di abbandono e di incuria in cui versa il nostro Comune è un dato di fatto incontrovertibile; gli atti fondamentali della vita amministrativa dell’Ente (bilanci in genere) sono ormai vincolati pesantemente dal “Piano di Riequilibrio”; tutti gli atti di indirizzo dati da questo Consiglio Comunale sono stati sempre disattesi da questa Amministrazione; la revisione del P.R.G. viene compiuta senza una chiara impostazione programmatica; la mancanza di programmazione in campo economico ha portato il comune di Leonforte ad essere fuori da tutte le linee di progettazione legate ai fondi europei se non per briciole”. E ancora “Sono state disattese le interrogazioni e le mozioni votate da questo Consiglio Comunale (vedi mozioni inerenti ripristino doppio senso in via dei Cento Comuni o i criteri generali in materia di ordinamento degli uffici e dei servizi; gestione della distribuzione dell’acqua”).
Il Gruppo precisa poi che: “Il Sindaco non ha mai presentato una relazione annuale; con la “risistemazione di Piazza Margherita” non si è fatto altro che danneggiare una piazza di interesse storico in assenza di qualsiasi tipo di progetto ed autorizzazione della Sovrintendenza ai Beni Culturali; per la nota vicenda dell’Ospedale non ha fatto altro che utilizzare i suoi interventi in Consiglio Comunale per alzare una cortina fumogena allo scopo di annebbiare la cittadinanza coprendo di fatto anche errori amministrativi imperdonabili (mancata notifica dell’Ordinanza per l’Ospedale)”.