Enna. Rifiuti: guerra aperta tra Assoconsumatori, Sindacati, Sindaci, Ato ed Srr

Enna. La vigilia delle prossime festività natalizie non promette nulla di buona per il sistema rifiuti, oramai si assiste ad una guerra: tutti contro tutti, in ordine di tempo (in attesa delle risoluzioni che a giorni prenderà il Commissario Sonia Alfano) di seguito si riportano, dichiarazioni di RSU e relativa risposta di Assoconsumatori ed il verbale integrale dell’ultima riunione del CdA della Srr:

SRR Enna: verbale incontro del 12/12/2016
L’anno duemilasedici, il mese di dicembre, il giorno 12 alle ore 15,30 in Enna, presso la sala riunioni della società EnnaEuno, si sono riuniti giusta convocazione della SRR prot. n°1004/2016 del 07/12/2016:
Per la SRR Enna Provincia
– Dott. Armando Glorioso, Presidente C.d.A.
– Avv. Antonio Bevilacqua, Componente del C.d.A.
Sig. Giacomo Mancuso; Dr.ssa Maria Lena Bernunzio
Per le OO.SS. sono presenti:
– Sig. Giovanni Lavalle – Sig. Maurizio Salvaggio, FP-CGIL
– Sig. Mario Stagno, FIT-CISL
– Sig. Filippo Manuella, UIL Trasporti
– Sig. Sauro Salvatore, FIADEL
– Sig. Riccobene Paolo, UGL
Per le RSU di EnnaEuno:
– Sig. Coco Alessandro, FIT CISL;
– Sig. Croce Leonardo, FIT CISL;
– Sig. Puglisi Maurizio, FP CGIL;
– Sig. Ristagno Filippo, FP CGIL.
Il Presidente, dopo aver rivolto un saluto agli intervenuti, chiama a verbalizzare l’odierna riunione la dr.ssa Maria Lena Bernunzio e il Sig. Giacomo Mancuso.
Il Presidente Glorioso prima di passare alla discussione fa rilevare che il C.d.A. della SRR sta lavorando celermente per ottemperare agli adempimenti disposti dalle recenti Ordinanze del Presidente della Regione nonché dalla Legge Regionale di riferimento, senza peraltro percepire alcun compenso. Nonostante ciò e la ampia disponibilità dimostrata da parte di questo C.d.A., si registra una sfiducia nei confronti dello stesso che potrà essere, il prossimo 15 dicembre, esautorato dalle proprie funzioni dal Commissario Straordinario per l’approvazione della dotazione organica della SRR. Per non parlare dei continui attacchi a mezzo stampa provenienti dall’Associazione ADOC rappresentata dal sig. Pippo Bruno. Tuttavia, il Presidente Glorioso nel voler continuare il proprio operato, rappresenta i tre obiettivi importanti per il C.d.A., che sono: un servizio qualitativamente funzionale per rispondere alle aspettative dei cittadini che pagano regolarmente le bollette dei rifiuti; realizzare un servizio efficiente ed efficace economicamente confacente al servizio reso e per ultimo, ma non in termini di importanza, la tutela di tutti i livelli occupazionali che rappresenta il motivo principale dell’odierno incontro. Il Presidente Glorioso manifesta l’intento di avviare una discussione serena, senza avere alcuna posizione pregiudiziale. Dall’elaborazione dell’elenco sono emerse alcune posizioni lavorative prive dei requisiti di legge, una questione che merita sicuramente un maggiore ed attento approfondimento. Altro problema che viene evidenziato è la diffida contenuta nell’ultima Ordinanza del Presidente della Regione 27/RIF dell’1/12/2016 sull’approvazione di una dotazione organica. Un argomento da trattare potrebbe essere altresì l’adeguamento del vigente CCNL ad uno meno oneroso, ciò al fine di operare una consistente riduzione del costo del personale.
Interviene il sig. Manuella, UIL, che esprime il proprio disappunto per le argomentazioni proposte dal Presidente Glorioso dal momento che già nel recente passato è stato siglato da tutte le parti coinvolte un accordo che, se applicato, avrebbe ridotto di €3mln il costo complessivo. Pertanto ritiene fuori luogo discutere su un eventuale cambio del contratto. Oggi le OO.SS.PP. sono presenti solo per discutere sul passaggio del personale alla SRR.
Il Presidente Glorioso invita alla calma e ragionevolezza al fine di proseguire nella discussione. Fa rilevare che dei dipendenti privi di uno dei due requisiti necessari per il transito alla SRR non dovrebbero sussistere problemi dal momento che non ci sono esuberi tra personale “operativo”, così pare non sia per il personale “tecnico-amministrativo”. Per quanto riguarda la piattaforma di riduzione del costo sottoscritta anche dalle sigle sindacali, che già allora fu considerata positivamente, il dott. Glorioso fa rilevare che la mancata attuazione è stata dovuta a problematiche sorte durante la precedente gestione. Tuttavia, si ritiene che tale accordo sia ancora valido, tenendo conto che i salari più bassi dovranno rimanere invariati, mentre si ritiene di ridurre quelli più alti a partire da €1.400 ed eliminare tutti i privilegi. Secondo il dott. Glorioso il passaggio del personale non può avvenire sic et simpliciter, ma è necessario rivedere i profili professionali attualmente presenti ed eventualmente variarli sulla base delle effettive esigenze del sistema rifiuti, senza però effettuare tagli lineari. La dotazione organica che redigerà il C.d.A. della SRR terrà conto dei criteri disposti dalla normativa di riferimento, prevedendo altresì un costo del servizio sostenibile dalla comunità che dovrà essere messo nelle condizioni di pagare il servizio.
Il sig. Mario Stagno, FIT CISL, fa inizialmente riferimento all’esperienza della SRR di Sciacca e di altre per ribadire che tutto il personale ha diritto, ai sensi della L.R.9/2010 e dell’Accordo Quadro, a transitare presso la SRR. Ribadisce altresì che la legge di riferimento non dice che bisogna tenere conto delle riserve espresse sia dalle comunità che dalle associazioni dei consumatori, né tantomeno che è possibile variare il CCNL vigente dal momento che è l’unico confacente e applicabile al settore. Fa altresì rilevare la prossima scadenza stabilita dall’Ordinanza 27/RIF per il completamento dell’adempimento della dotazione organica in capo al C.d.A. della SRR.
Il Presidente Glorioso ritiene che attuare il transito del personale alle stesse condizioni giuridiche ed economiche di quelle vigenti, non potrà garantire nel prossimo futuro tutti i livelli occupazionali. È del parere di applicare le condizioni dell’Accordo già siglato prima di effettuare il transito del personale.
Il sig. Giovanni Lavalle, CGIL F.P., a nome delle sigle sindacali presenti, fa rilevare che la loro partecipazione è dovuta esclusivamente per il rispetto nei confronti del C.d.A. della SRR tenuto conto che i Sindaci hanno additato le OO.SS. quali responsabili del disastro dell’ATO. Il sig. Lavalle chiede al C.d.A. cosa è sortito dall’incontro tenutosi presso il Dipartimento regionale sull’argomento in questione ovvero sul transito del personale.
Il Presidente Glorioso riferisce che il Dipartimento ha affermato che la SRR può procedere a graduali assunzioni. Fa altresì menzione al prossimo incontro che si terrà con il Sindaco Bonelli al fine di evidenziare le questioni inerenti all’acquisizione della quota parte del personale relativo al Cantiere di Nicosia.
Il sig. Lavalle ribadisce che compito della SRR è di controllo e di regolamentazione e non quello di decidere sul costo del servizio, ritenendo pertanto superfluo ogni argomentazione a riguardo. Condivide la posizione del collega Stagno sul passaggio di tutto il personale alla SRR. Gli argomenti riguardanti i superminimi, stipendi alti e quant’altro risultano superflui in quanto sono intervenute sentenze e accordi sottoscritti anche di fronte all’Ufficio del Lavoro (UPLMO). Pertanto, a nome di tutte le sigle sindacali presenti, il sig. Lavalle sollecita il passaggio di tutti i dipendenti alla SRR. Se il C.d.A. della SRR dovesse esprimere il proprio parere favorevole al transito immediato, le OO.SS. dichiarano immediata disponibilità ad affrontare tutte le questioni conseguenti. In caso contrario ognuno si assumerà le responsabilità del caso.
Il Presidente Glorioso fa appello alla ragionevolezza.
Il sig. Stagno ribadisce la proposta già formulata in precedenza ovvero al passaggio del personale dall’ATO EnnaEuno alla SRR e se il C.d.A. ritiene di operare diversamente, dovranno farsi carico delle responsabilità derivanti da tale scelta.
Il sig. Maurizio Salvaggio, CGIL F.P., per quanto riguarda l’appello al buon senso, fa rilevare che i lavoratori hanno già ampiamente dimostrato senso di responsabilità. Adesso è il momento di dare segnali di sicurezza e tranquillità mediante l’attuazione del passaggio di tutti i dipendenti alla SRR e/o presso i soggetti gestori.
Il dott. Coco, RSU FIT CISL, puntualizza che la richiesta formulata dal Comune di Agira di n.21 unità non si basa sul Piano di Intervento approvato ma su esigenze attuali. Ciò per far comprendere ai presenti che le scelte operate dai Sindaci non sono dettate da logiche di efficienze di servizio e non rispondono a quanto previsto dalle norme di settore.
Il sig. Puglisi, RSU CGIL, a conferma di quanto sopra detto dal collega Coco, dichiara che i Piani di Intervento contengono errori poiché non prevedono figure amministrative. A tal proposito porta gli esempi del Piano di Intervento del Comune di Pietraperzia che non ha previsto di una figura operativa addetta al CCR e così anche il Comune di Enna. Ribadisce la propria scarsa considerazione nei confronti dei Sindaci che continuano a interpretare le normative in materia in modo elastico ed arbitrario.
Le OO.SS. sollecitano il transito del personale dell’ATO EnnaEuno alla SRR e solo successivamente si potrà discutere di eventuali riduzioni del costo del personale.
Alle ore 18,45, nessun altro chiedendo di intervenire, si dichiara concluso l’incontro.


LA R.S.U. AZIENDALE DELL’ATO RIFIUTI ENNAEUNO
“Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Ma questa volta riteniamo opportuno dover dire la nostra rispetto ad un chiodo fisso e ad una certa acredine che alcune associazioni di consumatori ormai da troppo tempo manifestano nei confronti del sistema rifiuti della provincia di Enna e quindi dei lavoratori che altro non sono consumatori!
I lavoratori tutti non sono contrari ai principi della democrazia nel dire che certi concetti dovrebbero svolgersi nel riserbo di incontri istituzionali e l’opinione pubblica non dovrebbe essere influenzata da deduzioni spesso di parte ma bensì debba comprendere più elementi di conoscenza del sistema rifiuti per giudicare in maniera più equa.
Basti pensare che prima della recente sentenza che ha dichiarato illegittimo il passaggio del personale da una società che mai nessun giudice ha ritenuto fallita, quale la Sicilia Ambiente, le associazioni che oggi vorrebbero tutti a casa non si sono preoccupate se tutti gli effetti della sentenza precedente, e cioè la 48/09 del C.G.A., sono state applicate rispetto soprattutto le decisioni che riguardavano i lavoratori.
Bisogna ricordare come il paventato danno erariale di cui si grida allo scandalo altro non è il costo del servizio che era dovuto alla società Sicilia Ambiente per la gestione del servizio e che forse volutamente si omette sempre di sottolineare come il costo pro-capite della provincia di Enna è il meno caro della Sicilia.
Da parte delle associazioni in questione ci saremmo aspettati nel tempo una maggiore attenzione nei confronti dell’operato dei sindaci per i mancati bilanci approvati negli ultimi 8 anni e dei ritardati o, ancor più grave, non versati deliberati per la copertura dei costi del servizio; soldi incassati dai comuni dalle tasche dei cittadini che magari poi lamentano i disservizi.
D’altronde di propaganda elettorale vivono anche le associazioni che nel tempo sono state scuole di carriere politiche grazie al sistema rifiuti proponendo candidati sindaci, assessori provinciali e non ultimo liquidatori dell’ATO rifiuti!!!
La chiusura di molte aziende in questa provincia è il frutto di una certa miopia determinata da scelte di natura politica a cui sono seguite grandi battaglie dei lavoratori sostenute dalle Organizzazioni Sindacali, e miope ci sembra la logica di dover dare seguito a tutti i costi a scelte che porterebbero a probabili licenziamenti con gravi ricadute di natura economica su tutto il territorio.
Riteniamo doveroso rispettare le sentenze ma è pur vero che bisogna rispettare anche il diritto sacrosanto di potersi appellare quale espressione di un nuovo giudizio sulla stessa questione che centinaia di lavoratori dovrebbero inconsapevolmente subire non avendo di certo scelto di voler transitare a tutti i costi alla società EnnaEuno.
Senza voler entrare nel merito formale e procedurale della sentenza l’unico aspetto che ci preme sottolineare è quello che il giudice stesso sottolinea come l’assunzione non poteva essere fatta in capo all’ATO rifiuti ma bensì alla SRR rispettando di fatto i principi contenuti nella legge del sistema rifiuti emanata dalla Regione Sicilia.
Pertanto auspichiamo che da parte delle associazioni citate vi sia una più trasparente ed attenta analisi sia della problematica e soprattutto delle norme che regolano ad oggi il settore rifiuti”.


Assoconsumatori – Asso-Consum: In riferimento alla nota delle R.S.U. dell’ATO rifiuti Ennaeuno.
“Un vecchio detto dice il silenzio è d’oro, il silenzio, a volte, è omertà. Fino ad oggi vi è stato un silenzio, assordante, a qualcuno conveniva, su un sistema rifiuti che in Sicilia è organizzato esso stesso per delinquere (vedi sen. Pecorella). Assoconsumatori non è omertosa, anzi ha sempre denunziato, assumendosi le responsabilità delle sue affermazioni. In materia di rifiuti non vanno dimenticate le parole dell’on. Rosy Bindi, presidente della commissione antimafia, al riguardo della gestione dei servizi ad Enna. Sorprende il terrorismo che si vuole instaurare quando si parla di mancato passaggio degli ex dipendenti di Sicilia Ambiente all’ATO e da questo, l’ipotesi, alla SRR. Il sindacato ha come obiettivo la salvaguardia del lavoro e con esso dei posti di lavoro, in questo è inconfutabile che la spazzatura deve essere raccolta e, quindi, sono necessarie le unità lavorative. FORSE, qualche sindacalista ha timore per il licenziamento di qualche figlio/a o qualche parente prossimo che ha inserito negli elenchi delle assunzioni fatte in modo clientelare nel 2004? Cosa basilare è che bisogna individuare se queste assunzioni o passaggi sono avvenuti nel rispetto delle norme che permettono l’inquadramento nel pubblico impiego, vale a dire il concorso pubblico. Non può considerarsi una chiamata diretta o un passaggio da una società all’altra come evidenza pubblica. La legge 9/10 è chiara, per coloro che voglio e/o sanno leggere: ”L’assunzione e/o gli inquadramenti hanno luogo a condizione che l’originario……..” ultima frase dell’art.19 c.7. Ma certo, è assurdo parlare di rispetto delle leggi di settore ad Enna, come di rispetto delle sentenze non ultima la 326/2016 pag. 4 ultimo capoverso, allorquando si parla di assunzione “ …del personale delle costituende SRR, tanto che per queste ultime è espressamente previsto che l’assunzione ha luogo a condizione che l’originario rapporto … siano stati pur sempre costituiti o realizzati nel rispetto della normativa di riferimento, ed in particolare, dell’art. 45 della legge regionale 8 febbraio 2007 n.2 e dell’articolo 61 legge regionale 14 maggio2009 n.6 …” . I lavoratori sono certo, anche, dei consumatori, ma consumatori che godono di una assunzione, forse, illegittima e che cercano di mantenere quel privilegio ottenuto a discapito di chi altrettanto meritevole non ha avuto quel santo protettore a cui rivolgersi. Assoconsumatori vuole ripristinare il diritto di tutti i cittadini di poter accedere, con un concorso pubblico, agli organici della SRR, tenendo conto fra l’altro dei parametri abitanti/operatori e non con dilatazione degli organici che vanno a pesare sulle tasche dei contribuenti, perché una cosa è pagare per 178 operatori, altro pagarne 393. Contestualmente si vogliono liberare quegli stessi lavoratori assunti clientelarmente dal gioco del servilismo psicologico a cui induce il santo protettore per il miracolo fatto, il posto di lavoro. Per quanto attiene poi discorsi di trasparenza e attenta analisi non si accettano disquisizione in materia avendo sempre dimostrato dal lontano 2004 linearità e pagando in forma diretta. Saremo ben lieti se la legge vorrà esplicitare il diritto dei lavoratori al transito alla SRR, ma non accetteremo mai e non ci lasciamo intimidire da qualsiasi presidente voglia portare avanti una illegittimità che garantisce i pochi a discapito della collettività che ha ben capito come nei servizi si nascondono prevaricazioni e soprusi verso i contribuenti chiamati a pagare bollette esorbitanti. Si paga più ad Enna che a Milano, vi sono realtà, al nord, dove per 115 mq di casa si paga 94,00 euro annui mentre ad Enna ne occorrono il triplo e dove l’efficienza, è sotto gli occhi di tutti. Certo se la RSU vuole mantenere questo sistema, visto che non si sono mai riscontrate note di disappunto, si accomodino pure, noi saremo sempre per il rispetto delle leggi dello Stato italiano e non per le bizze di qualche vassallo di turno. Assoconsumatori si batterà affinché per accedere ad una struttura pubblica, la SRR, vi sia un concorso pubblico trasparente dove possano partecipare le migliaia di disoccupati della provincia e magari vincerlo senza dire grazie al feudatario di turno. Certo questo concetto di sviluppo e crescita sociale non è accettato dalla politica che ha sempre controllato il territorio ed i posti di lavoro, magari, per trasformarli in voti nelle varie competizioni elettorali. Ma noi associazione dei consumatori siamo stati e saremo su questa posizione di legalità che è sviluppo sociale ed economico”.