Nicosia: ancorate le campane della cattedrale

NICOSIA. Si è svolta la delicatissima fase dello spostamento e ancoraggio delle campane della cattedrale. Un lavoro che ha richiesto grande attenzione perché le antiche campane di San Nicola che si trovano nella parte sommatale della torre, sono state “staccate” dalla transenna poggiata sul solaio e collocate come erano originariamente, cioè, appese al solaio di copertura del campanile. La campana più grande, quella che un tempo si udiva in tutta la città, pesa 3 tonnellate, le più piccole circa 800 chili, che sono stati ancorato al nuovo solaio che dal lato esterno è sormontato dalla cuspide e che ha sostituito il massetto di cemento armato realizzato negli anni ’70. L’intervento di consolidamento ha alleggerito la torre, alta una quarantina di metri, di oltre 40 tonnellate, grazie alla sostituzione dei solai di cemento con quelli di acciaio e legno che pesano circa 2 tonnellate, contro le 22 di ciascuno dei precedenti massetti. A inizio della prossima settimana si procederà alle saldature finali delle campane, quindi a gennaio è previsto il taglio del solaio e la sostituzione con quello leggero. A quel punto i lavori di restauro e consolidamento della torre campanaria saranno completati, presumibilmente entro la fine di gennaio. Rimarrà da realizzare solo il rivestimento della cuspide per la quale si sta già elevando l’impalcatura dal momento che gli operai specializzati dovranno operare a 40 metri di altezza per apporre le lastre di rame che completeranno la cuspide e il restauro complessivo della cattedrale, iniziato circa 15 anni fa grazie ai finanziamenti di Agenda 2000, ai quali negli anni si sono aggiunti altri fondi. Il restauro e consolidamento della torre campanaria è l’ultima trance del progetto complessivo, e si svolge sotto la direzione lavori di Liborio Calascibetta, architetto della Soprintendenza, il progettista e consulente della direzione lavori è l’architetto Gaetano Renda, l’autore dei calcoli relativi ai pesi, alle oscillazioni alle reazioni della torre all’apposizione della cuspide, agli ancoraggi delle pareti antiche con i solai leggeri, delle simulazioni delle prove antisismiche, è l’ingegnere strutturista Giuseppe Gaeta che sta seguendo tutte le delicate fasi della ristrutturazione, eseguita dai tecnici ed operai specializzati dell’impresa Emma aggiudicataria ed esecutrice dei lavori. La copertura della cuspide dovrebbe essere ultimata entro la primavera. I tecnici contano di completare tutti gli interventi e smontare l’impalcatura entro il 17 marzo 2017.

Giulia MArtorana per il quotidiano La Sicilia