Enna. Ricorre il decennale della morte di Angelo Signorelli, il “Mago delle favole”

Enna. Ricorre quest’anno il decennale della morte di Angelo Signorelli, lo scrittore di letteratura per l’infanzia conosciuto anche come il “Mago delle favole”. E’ morto nel dicembre del 2006, all’età di 73 anni a Capriva del Friuli (GO), la sua città di adozione, dove insegnava nelle locali scuole elementari. Tutti gli anni ritornava nella sua città natale, l’amata Enna, dove, oltre agli affetti famigliari ritrovava un gruppo di amici d’infanzia con i quali teneva ottimi rapporti. Girava in lungo e in largo nei quartieri e nei dintorni della città alla ricerca d’ispirazione per le sue “creature”, le favole, che poi presentava alle scolaresche col mantello rosso e nero, il cappello a cilindro e la bacchetta magica per ‘incantare’ i bambini. Ricorrenti erano le sue ‘apparizioni’ nella scuola “De Amicis dove andava a trovare i ragazzi per istaurare con loro un rapporto divertente e di simpatia, tanto da meritarsi l’appellativo di “zio mago”, e dove trovava la diletta nipote, Franca Petralia, insegnante in quel plesso, la quale propose, dopo la sua scomparsa, il concorso “Angelo Signorelli…la magia delle favole”, a ricordo dello zio scrittore, conosciuto in tutta Italia per le sue produzioni letterarie dedicate all’infanzia. Un concorso organizzato dalla scuola “De Amicis”, a cui partecipano le scuole dell’obbligo di diverse regioni d’Italia. Molte sono le favole ambientate ad Enna, tra le più note: “La legge del più forte”, “Cori, cori ‘u lacu mori”, “La principessa delle nuvole”, poi ridotte e messe in scena al Teatro Garibaldi dagli alunni del plesso “Fundrisi” e del “De Amicis”. Angelo Signorelli, grande affabulatore e personaggio prolifico in diversi campi, oltre che narratore instancabile, ha dato alle stampe una ventina di libri e molte delle sue cento favole sono state tradotte in lingua slovena, croata e friulana e una in inglese. L’ultimo suo lavoro, rimasto inedito, scritto qualche mese prima della sua dipartita, ha come titolo “La Magica Quercia di Montesalvo”, l’unica secolare quercia rimasta della selva del “Monte” che ancor oggi, pur decapitata della cima, svetta maestosa a qualche centinaio di metri dal convento dei francescani. Il Signorelli immaginò che la quercia di Montesalvo (nella foto) – che pare esistesse in quel poggio, che guarda la Torre di Federico II, sin dalla notte dei tempi – in un particolare periodo storico di tanti anni fa, diventò ‘magica’. Da questa magia il racconto si fa incalzante con una serie di fantastici accadimenti, frutto della fantasia dello scrittore, succeduti all’ombra dei suoi verdeggianti rami, in un’avvincente susseguirsi di eventi. Nel corso della sua attività letteraria il Signorelli ha ricevuto diversi prestigiosi riconoscimenti tra i quali spicca il premio “H.C. Andersen” per la fiaba “La legge del più forte”. Nella sua città natale, nell’anno 2000, gli è stato assegnato il 15° “Premio Euno” ideato, nel 1985, dal Kiwanis International Club di Enna, riconoscendo in lui un maestro di vita che ha saputo trasformare la sua professione nell’arte di sviluppare la creatività dei bambini, rifacendosi al motto kiwaniano “Serviamo i Bambini del Mondo”, finendo per diventare, attraverso la fantasia, professore di civiltà e di tolleranza per tutti. Il suo nome ora è ricordato annualmente con il concorso letterario “Angelo Signorelli …la magia delle favole” di cui è già in cantiere l’VIII edizione.

Salvatore Presti