Pietraperzia. Documento di Enza Di Gloria sull’acqua che arriva a singhiozzo

Pietraperzia. A seguito dei recenti disagi causati dalla sospensione dell’erogazione idrica nel Comune d Pietraperzia Enza Di Gloria reclama e denuncia quanto segue. “Ritengo che è stato omesso di informare – scrive la Di Gloria in una lunga lettera – nei modi e nei termini di legge e di contratto, i cittadini e gli esercenti le attività commerciali, artigianali, professionali del Comune di Pietraperzia del disservizio sopra denunciato, ossia della mancata erogazione dell’acqua nelle abitazioni ed utenze tutte, vittime incolpevoli di questo enorme disagio. Per tali ragioni sussisterebbero inadempienze personali sia sul piano dell’omessa comunicazione istituzionale, sia in relazione alle mancate azioni atte ad evitare l’interruzione di pubblico servizio, sia alla fuorviante e falsata comunicazione istituzionale della quale sono destinatari i cittadini pietrini tutti”. “Perché il Comune non ha impiegato uomini e mezzi – si chiede Enza Di Gloria – a supporto dell’attività di erogazione?”. “Ad oggi siamo di fronte a un disservizio che non è più tollerabile”, scrive ancora Enza Di Gloria. “Perché alcune zone della città – scrive ancora Enza Di Gloria – sono lasciate a secco?”. “È alquanto assurdo che alcune comunicazioni siano state fatte solo tramite messaggi informatici”. “Appare alquanto assurdo – scrive ancora Enza Di Gloria – che un’amministrazione pubblica non abbia avvisato pubblicamente il perdurare della vicenda che ha provocato non pochi disagi a persone, malati e a cittadini in genere”. E continua: “Appare altresì strano che si pensi molto di più ad avvisare con ogni mezzo possibile quando si tratta di obiettivi amministrativi raggiunti con Sicilia Acque, che avvisare la cittadinanza per determinati disservizi ed interruzioni di un pubblico servizio come l’acqua”. “La sottoscritta – aggiunge Enza Di Gloria – nel segnalare la situazione di disagio per la popolazione che si è vista privare di un pubblico servizio evidenziando altresì che tali disservizi non si sono mai verificati in passato, non può che esprimere timore per quella che appare una preoccupante svista ed una mancanza di sensibilità nella gestione della cosa pubblica”. Enza Di Gloria continua: “Perché non sono stati avvisati pubblicamente i residenti di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica? I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi“. “Ritengo che si debba accertare – aggiunge Enza Di Gloria – se il soggetto gestore abbia adottato tutti i provvedimenti utili, atti ad evitare il disservizio ed abbia avvisato l’amministrazione comunale dei lavori previsti, di che lavori si tratti e se gli stessi possano anche rischiare di apportare modifiche alla qualità dell’acqua potabile”. “Sono gravi, dunque, le responsabilità di chi gestisce il servizio, di chi dispone la chiusura delle condutture, e, di fronte ad una situazione che si sta perpetuando nel tempo, non provvede ad emanare un’ordinanza diretta a regolamentare la distribuzione dell’acqua tale da garantire l’erogazione per uso domestico”. “La questione è di una delicatezza estrema”, conclude Enza Di Gloria.

Gaetano Milino