Enna. Lodo CEU per la Procura di Catania tutto regolare

Enna. Quinta richiesta di archiviazione ieri mattina al tribunale di Catania per il presidente dell’antitrust Giovanni Pitruzella, l’ennese Giuseppe Petralia ex presidente del Consorzio universitario (Ceu), Giuseppe Di Gesu e Carlo Comandè indagati per l’ipotesi di reato di corruzione in atti giudiziari. Pitruzzella, Comandè e Di Gesu facevano parte, nel 2007, del collegio arbitrale per la definizione del lodo tra il consorzio ennese universitario e l’ateneo di Catania che si risolse con una liquidazione da parte del Ceu di 100 mila euro a fronte di una richiesta di 25 milioni di euro per i servizi forniti grazie ad un accordo di collaborazione, poi interrotti da Enna. Nonostante la pubblica accusa già nell’ultima udienza del febbraio dello scorso anno avesse sostenuto la correttezza di tutte le procedure del lodo chiedendo l’archiviazione, il Gip Nunzio Salpietro aveva disposto un nuovo approfondimento di indagine alla luce del quale adesso la procura etnea torna a chiedere l’archiviazione. L’indagine era nata nel 2008 da un esposto anonimo che denunciava presunti intrecci illeciti per risolvere, a favore di Enna,il lodo arbitrale tra il consorzio universitario ennese e l’Università di Catania. Tra gli elementi sollevati dalla procura quello relativo alla posizione dell’ateneo catanese che se non avesse accettato l’esito del lodo non avrebbe potuto acconsentire ad una transazione con Enna rinunciando a una parte dei crediti vantati. Il lodo arbitrale, si ricorda venne istituito tra l’Università di Catania e il Ceu per i corsi tenuti da Catania quando Enna era una sede decentrata di Catania e di Palermo e non era ancora nata la Kore che quindi è assolutamente estranea alla vicenda. Nel novembre del 2015 il Gip aveva respinto la terza richiesta di archiviazione e riqualificato l’ipotesi di reato da abuso di ufficio (ormai prescritta) in quella più pesante di corruzione in atti giudiziari.

Tiziana Tavella per La Sicilia