Enna. Vaccinazione contro la meningite, scorte sono in esaurimento

Numerose le richieste di vaccinazione contro la meningite, a fronte delle esigue scorte in possesso di ospedali e Asp. Non si tratta di epidemia, né bisogna parlare in termini allarmistici, ma la domanda di vaccinazione contro il meningococco C è comunque elevata, soprattutto dopo i casi di infezione e malattia registrati in Toscana e in altre regioni italiane. Si può ricorrere alla vaccinazione rivolgendosi alle Asp, allo stato attuale, però, il prodotto in uso, denominato Nimenrix, scarseggia e alcuni presidi sanitari lo hanno già esaurito. L’Asp di Enna ha richiesto cinquecento dosi, che prevede di poter ricevere intorno al 16 gennaio. L’azienda produttrice è già stata sollecitata, ma, se la consegna non dovesse avvenire in tempi rapidi, l’ordinazione del vaccino passerebbe alla seconda azienda in lista, la Menveo. Il prodotto non è italiano, per cui deve essere importato dall’estero e l’Agenzia italiana del farmaco ne ha autorizzato l’importazione, vista la carenza sull’intero territorio nazionale. La domanda di vaccinazione è ampia perché giunge non solo da bambini e adolescenti, per i quali è fortemente consigliata l’immunizzazione, ma grande richiesta viene avanzata anche dagli adulti, per i quali non è necessaria, tranne in casi particolari. La vaccinazione è gratuita fino ai trent’anni d’età, perché questa è la fascia più soggetta alla contrazione dell’infezione e della malattia. Per gli adulti, invece, ha un costo di 45,50 euro. L’immissione viene effettuata per iniezione intramuscolare, nel muscolo deltoide. Del meningococco esistono diversi sierogruppi: A, B, C, Y, W135, X, per questo esistono vari tipi di vaccino. Il più aggressivo è il meningococco C, che, insieme al B, è il più diffuso e frequente in Italia. Nimenrix è il vaccino meningococcico coniugato tetravalente, che protegge dai sierogruppi A, C, W135 e Y. Il prodotto viene fornito alle strutture sanitarie ed ospedaliere richiedenti ed è fortemente raccomandato alle persone a rischio o affette da patologie come: talassemia, diabete, immunodeficienze, malattie epatiche, oltre a coloro i quali frequentano asili nido, collegi, dormitori, discoteche, o si recano in regioni del mondo in cui è diffusa la malattia. Non è il caso, comunque, di farsi dominare dalla psicosi.

Valentina La Ferrera