Aidone. Extracomunitari rovistano tra i rifiuti. Si accende la polemica

Aidone. L’indignazione dei cittadini che si trovano davanti a scene, sempre più frequenti, di extracomunitari che rovistano tra i cassonetti della spazzatura, ha aperto la questione di questi ospiti accolti nei vari centri di accoglienza del territorio e sull’obbligo da parte delle relative strutture di accoglienza a vigilare su questo stato di cose. E’ sintomatico il fatto che domenica scorsa, con le temperature polari, sono stati notati extracomunitari a piedi scalzi frugare nell’immondizia della discarica Canalotto, alla ricerca di capi di abbigliamento. Va da sé la tesi di qualcuno che sostiene che la ricerca di un qualcosa dentro i bidoni dell’immondizia da parte degli immigrati deriverebbe dal fatto che, non avendo reddito da lavoro, non hanno la possibilità di accantonare soldi, e così cercherebbero oggetti o indumenti da mandare poi nei loro Paesi di origine o magari da rivendere. Potrebbe trattarsi anche di un allarmismo ingiustificato, secondo il parere di altri, e magari, nel caso specifico, l’extracomunitario, aveva gettato per sbaglio qualcosa e cercava di recuperarla. In realtà, questi extracomunitari hanno a disposizione un poket money, una sorta di carta, con un piccolo importo giornaliero, che possono spendere presso i commercianti locali convenzionati, per l’acquisto di cibo e beni di prima necessità, che verranno poi rimborsati. Quindi, privi di soldi liquidi. La questione etica rimane aperta con tutti gli interrogativi che certe situazioni impongono. Afferma Nunzio Ciantìa, consigliere di opposizione del Movimento civico “Noi Aidone”: “Com’è possibile tutto questo? Cosa fanno con tutti i fiumi di soldi le cooperative che gestiscono questi ragazzi? Perché il Comune non vigila?” L’amministrazione comunale, da parte sua, che si dice sempre attenta e sensibile alla problematica degli extracomunitari, avrà cura di interloquire con gli enti preposti per verificare le circostanze.

Angela Rita Palermo