Enna. Buon compleanno ai giovani Associazione 360

Enna. Negli ultimi anni ci si è spesso domandato quale apporto, quale futuro può arrivare dai giovani. Sono state espresse le più disparate teorie ma ciò che conta, come in ogni caso, è la pratica, quello che i giovani riescono ad offrire e guardando quello che è accaduto lo scorso martedì c’è ben che sperare in questa città.
Duecento giovani circa, una guida, un’istituzione alle loro spalle e tanta voglia di far emergere quanto di positivo c’è dietro.
Stiamo parlando dell’associazione “360” e l’occasione per parlarne è il secondo anno di attività festeggiato nel giorno dedicato a San Giovanni Bosco, maestro dei giovani. Insieme a loro padre Giuseppe Rugolo a cui monsignor Francesco Petralia ha “affidato” i giovani della parrocchia del duomo ma man mano sono arrivati da tutta la città.
Il loro compleanno lo hanno diviso in più momenti. Si è iniziato con una conferenza in cui mons. Petralia ha detto che «l’uomo è fatto per stare insieme in ogni modo e per fare del bene, se si è insieme si è in molti e si può migliorare la nostra comunità». Un impegno per il futuro ai giovani è arrivato dall’assessore Paolo Di Venti, dal presidente dell’associazione “Amici di Giovanni Salerno”, Calogero Ferrotti, che li ha invitati a seguire la via della legalità, mentre con l’Avis hanno firmato un protocollo per condividere le stesse finalità.
Ma ad emozionare di più sono stati loro chiudendo in una valigia degli oggetti che hanno rappresentato il “360” in un anno di attività, ognuno ha lasciato un pensiero, una parola, una speranza. Tutti riposti in quella valigia «in attesa di partire per un nuovo anno» hanno detto prima di ascoltare gli Isteresi autori del loro inno.

La formazione delle coscienze, dunque, e in questo è stato fondamentale padre Rugolo: «Il “360” è un centro formativo per dei ragazzi che hanno sete di cose molto semplici», ha poi espresso il sogno «di vedervi felici» e chiesto di non essere cristiani di facciata: «Aver messo il seme nel cuore è la soddisfazione più grande. Non è vero che è tutto negativo, li guardo negli occhi e sono pieno di gioia e di questo ringrazio il Signore».

E a testimonianza di un impegno che non finisce qui i ragazzi hanno firmato la “carta di impegno” al “360” prima della benedizione ai 18enni «il futuro di questa città». A far capire che la strada intrapresa è quella giusta anche l’artista Lello Analfino che ha invitato i ragazzi a seguire la giusta via della legalità, continuare insomma nel percorso intrapreso con padre Rugolo perchè, aggiungiamo noi, se l’esempio resterà questo allora si può sperare in un buon futuro.

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