Enna, lavori castello di Lombardia: 4 le associazioni che hanno chiesto di costituirsi parte civile

Enna. Sono 4 le associazioni che ieri mattina hanno chiesto di costituirsi parte civile qualora il Gup Luisa Bruno decida di avviare il giudizio penale per i 7 indagati per i lavori sul castello di Lombardia. Tra queste, SiciliAntica associazione che per prima segnalò i fatti tramite un esposto firmato anche da numerose associazioni presentato dall’avvocato Gaetano Cantaro. Nell’esposto si segnalavano i lavori effettuati sull’antico maniero, considerati deturpanti e non in linea con i vincoli paesaggistici. In particolare era stato contestato l’utilizzo di un escavatore. L’udienza è stata rinviata al 30 marzo per la definizione. Le 7 richieste di rinvio a giudizio erano state firmate dal Pm Augusto Rio che ha coordinato le indagini condotte dalla GdF di Enna. L’area del castello interessata dai lavori al centro dell’indagine è rimasta sequestrata sino a pochi mesi fa. La procura ha centrato l’attenzione anche sulla somma urgenza dei lavori, iniziati dopo la caduta di alcune pietre dal costone laterale. Per la tesi dell’accusa ci sarebbe stato un “falso ideologico” per quanto riguarda la “somma urgenza” dei lavori avviati. Gli indagati sono Egidio Marchese, ingegnere capo del Genio Civile, i funzionari del Genio Civile, Innocenzo Di Gregorio Gulizia, e Gaetano Di Maria, il Sovrintendente ai Beni culturali Salvatore Gueli, il direttore dell’unità operativa Sezione beni architettonici Antonino Mameli, il direttore dell’unità operativa Sezione beni paesaggistici Piero Gurgone di Nicosia ed il dirigente dell’Ufficio tecnico comunale di Enna, l’ingegnere Paolo Puleo. La posizione di Puleo riguarda un ipotetico rifiuto di atti d’ufficio antecedente ai lavori sul castello. Non è, quindi, indagato in relazione ai lavori.

Tiziana Tavella per il quotidiano La Sicilia