Enna: otto vigili urbani dopo anni di attesa hanno firmato il contratto

Il sogno lungo una vita di essere stabilizzati è realtà per otto vigili urbani di Enna che dopo anni di attesa ieri hanno firmato il contratto. Era dal 1997, assicurano dall’ufficio personale, che il Comune di Enna non procedeva alla firma di un contratto. A realizzare il sogno sono stati Maria Grazia Greca, Maria Cristina Ragusa, Manuela Maria Amato, Michele Inglese, Santina Caliò, Luigi Milazzotto, Rosita Greca e Tarcisio Giummulè.
Quella di ieri, ammettono, «è una sensazione unica, il completamento di un percorso». A congratularsi con loro è stato l’assessore Gianpiero Cortese il quale dice «sono contento d’aver raccolto un risultato che parte da lontano», ammette che «c’è molto da fare per tutti gli altri loro colleghi anche perchè le competenze dei vigili urbani crescono sempre più, ma questo è un passo importante» e quando, in riferimento alla momentanea mancanza di una sede fissa, dice «state entrando in servizio nel momento più difficile» gli otti vigili stabilizzati hanno detto con certezza «abbiamo vissuto momenti più difficili».
Per loro ieri è dunque stato il primo giorno da dipendenti comunali e faranno parte di una dotazione organica del corpo di Polizia Municipale che contava già 25 contrattualizzati e dodici contrattisti. Gli otto sono stati scelti tra le cento candidature e gli esclusi potrebbero avere delle chance in futuro perchè «la graduatoria sarà valida tre anni e scorrerà man mano che ci saranno ad esempio i pensionamenti» dice Cortese ringranziando per il lavoro svolto il dirigente Lipari, i dipendenti Rizzo e Cammarata ed il comandante Blasco che ha presieduto la commissione del concorso. Dopo i tre anni gli otto contrattualizzati part-time se verranno superati i vincoli del patto di stabilità potrebbero anche passare a tempo pieno.
In prospettiva si lavorerà per altre tre stabilizzazioni mentre a breve uscirà il bando per due ingegneri ed un assistente sociale in attesa di rivisitare tutta la pianta organica quando la Regione darà delle direttive più chiare. «Il personale comunale ha raggiunto un’età media alta, tutti fanno il proprio dovere ma – sostiene Cortese – inserire delle figure più giovani può consentire a dare una maggiore motivazione».