Dario Cardaci: riconoscere Pergusa come polo di riferimento per lo sport, spettacoli e convegnistica

Il trasferimento dei fondi utili a rifare il fondo di gioco e gli spogliatoi dell’impianto sportivo di Pergusa da parte del Credito sportivo ha portato una ventata d’ottimismo per il recupero di una struttura che certamente è tra le più utilizzare del capoluogo.
Ad accogliere di buon grado la notizia è stato Dario Cardaci, uomo di sport che su questo progetto ha sperato e dato un contributo per anni. Ammette d’aver appreso del finanziamento «con un misto di soddisfazione e rammarico» e spiega il perchè di questo doppio sentimento.
«Soddisfazione perché finalmente si pone mano ad uno dei più importanti impianti sportivi della città» ammette Dario Cardaci che nel turbinio di sensazioni parla anche di rammarico «perché questo risultato sarebbe stato già realtà ed a costo zero se in precedenza si fosse approfittato del finanziamento perso – e non dall’attuale Amministrazione – per dare alla struttura la valenza che ha». Il riferimento è all’occasione perduta pochi anni fa quando l’investimento si sarebbe potuto fare con un finanziamento mentre adesso, seppur a tasso zero, è comunque un prestito.
Dario Cardaci riesce però a guardare avanti e fa «un plauso all’assessore Palermo per l’impegno profuso, con la speranza che i tempi di realizzazione siano rapidi». I 921 mila euro, riconosce Cardaci, consentiranno un intervento radicale «che lo renderà finalmente all’altezza dei tempi. E’ vero che non potrà essere rifatto per intero l’impianto di illuminazione, ma è altrettanto vero che basta rendere efficiente quello esistente con qualche aggiornamento di poca spesa per superare l’inconveniente». Alla tribuna, aggiunge, si penserà col tempo.

Dario Cardaci

Ma Cardaci guarda ancora oltre il già importante risultato di un nuovo campo in erba sintetica: «Quel campo con la piscina adiacente, la pineta, gli spazi dell’Autodromo, il perfetto campo di atletica a pochi chilometri, l’altitudine, il clima, le strutture alberghiere esistenti, rappresenta l’ideale per una preparazione atletica “di serie A”». Cardaci ritiene poi che si possa andare oltre, da qui l’invito all’assessore allo sport per «adottare una seria politica di marketing che faccia riconoscere Pergusa come polo di riferimento anche a costo di ricorrere ad incentivi specifici, già previsti da un apposito regolamento approvato anni fa e purtroppo mai attivato». Questo potrebbe essere solo l’inizio o, meglio, dice Cardaci «la premessa per riprendere il discorso sul Palasport, altra infrastruttura indispensabile per una città che abbia l’ambizione di essere attrattiva. Il Palazzetto non è solo sport, è spettacolo, è convegnistica, è uno spazio aperto a tutto e la cui spesa nell’ultima sua versione non è per nulla proibitiva».