Enna, guerra aperta tra l’assessore Palermo ed i consiglieri del M5S

Enna. È ormai un guerra aperta tra l’assessore Gaetana Palermo ed i consiglieri del Movimento 5 Stelle. A dare fuoco alle polveri la recente approvazione del Piano d’azione per l’energia sostenibile passato con i soli voti contrari dei due pentastellati che hanno contestato il Paes per l’impostazione data dall’amministrazione e dai tecnici. Lo hanno fatto con accuse anche forti a cui la Palermo risponde facendo anche capire che potrebbero esserci ripercussioni anche di natura extra politica.
E proprio dall’aspetto politico parte l’assessore Palermo: «Il dato è che con il Paes Enna potrà finalmente accedere ai finanziamenti regionali, nazionali ed europei sul tema dell’energia e del rispetto all’ambiente tanto caro ai consiglieri del Movimento 5 Stelle. Con questo strumento possiamo migliorare la qualità di vita dei cittadini e ringrazio i consiglieri che l’hanno votato».
Alle accuse sui bandi per individuare gli esperti risponde invece così: «Come previsto dalla legge l’amministrazione ha dato l’input per il bando fatto dagli uffici di cui sono convinta dell’ottimo lavoro fatto. Un conto è la figura dell’energy manager ed un’altra è quella per il Paes e loro hanno fatto confusione ed in ogni caso mi chiedo perchè non hanno fatto i rilievi quando il bando fu fatto nel 2015». Sotto l’aspetto tecnico ha invece difeso l’operato degli esperti mentre definisce strumentale «l’intervento della consigliera Amato che in commissione si disse soddisfatta dei chiarimenti mentre non hanno approvato il Paes perchè non inserite tre parole che non avrebbero mutato il contenuto del Piano. Noi inoltre siamo stati limpidi».
Il pezzo forte lo lascia alla fine: «A livello personale sto valutando le azioni da intraprendere contro un attacco che non accetto». Questo perchè i consiglieri dissero che sui bandi per scegliere gli esperti “l’amministrazione è incompetente o è in mala fede. In entrambi i casi, questa logica non risponde ai principi di lealtà, correttezza e trasparenza che pretendiamo da una Amministrazione”. Ecco il contrattacco di Gaetana Palermo: «Non si può pensare che l’amministrazione operi in malafede. Accetto la critica politica, ma no queste accuse gravissime fatte tra l’altro in una sede istituzionale e spero che la consigliere Amato abbia avuto contezza».

William Savoca per La Sicilia