AcquaEnna. Partite pregresse: SOSPESE. Hanno votato contro i Sindaci di: Assoro, Centuripe, Cerami, Nissoria e Regalbuto. Assenti: Agira, Aidone, Barrafranca, Catenanuova, Gagliano, Sperlinga, Valguarnera, Villarosa. Per la sospensione: Enna, Calascibetta, Leonforte, Nicosia, Piazza Armerina, Pietraperzia, Troina – Le reazioni

Acqua Enna. La maggioranza dei Sindaci della provincia hanno sospeso le partite pregeresse.
Hanno votato contro i Sindaci di: Assoro, Centuripe, Cerami, Nissoria e Regalbuto, pari ad una percentuale del 13,53%. Assenti (non ritenendo di inviare delegati) invece i Comuni di Agira, Aidone, Barrafranca, Catenanuova, Gagliano, Sperlinga, Valguarnera e Villarosa. Per la sospensione: Enna, Calascibetta, Leonforte, Nicosia, Piazza Amerina, Pietraperzia, Troina.

Le partite pregresse pagate dai cittadini sulla bolletta dell’acqua sono state sospese. A deciderlo a maggioranza, ma con la perplessità di alcuni, sono stati i sindaci dei Comuni. Sta di fatto che per la prima volta alcuni sindaci hanno assunto una decisione intesa come storica. Resterà adesso da vedere nei sei mesi di sospensione se le partite pregresse pretese da AcquaEnna sono legittime. Sì secondo la maggioranza dei sindaci presenti, non del tutto convinti i sindaci di Assoro, Centuripe, Cerami, Nissoria e Regalbuto che hanno votato contro. A favore della sospensione invece Enna, Piazza Armerina, Nicosia, Troina, Leonforte, Calascibetta e Pietraperzia mentre erano assenti Agira, Aidone, Barrafranca, Catenanuova, Gagliano, Sperlinga, Valguarnera e Villarosa da dove non è arrivato neanche un delegato.
Quello della sospensione non è stato però un percorso semplice ma tutt’altro e lo si è visto pure nell’incontro di ieri in un lungo dibattito dove alcuni sindaci hanno ipotizzato dei problemi e perplessità sul tema e qualcuno ha tentato di prolungare la questione. Magari per approfondire. Dal sindaco di Nissoria, Glorioso, è invece stato proposto di invitare AcquaEnna a sospendere bonariamente le partite pregresse (una strada pressocchè a vicolo cieco) invitando i cittadini a pagare ma chiedendo poi il rimborso evitando la prescrizione. Messa ai voti la proposta è stata votata dai soli sindaci di Nissoria, Assoro, Centuripe, Cerami, Regalbuto, Nicosia e Leonforte ed è stata quindi bocciata. Si è così passati al voto per la sospensione a cui si sono opposti i comuni di Assoro, Centuripe, Cerami, Nissoria e Regalbuto lasciando qualche mugugno nei comitati a difesa dei cittadini ma anche di quei sindaci che hanno puntato alla sospensione. Soddisfatto per l’esito del voto il presidente dell’Ati, nonché sindaco di Enna, Maurizio Dipietro che ha fortemente voluto questa soluzione trovando alcuni sindaci d’accordo e commentando il risultato ha parlato di punto di svolta rimandato, in passato, per troppo tempo e finalmente raggiunto per dare delle risposte ai cittadini.
La sospensione si sarebbe potuta raggiungere anche prima se non ci fosse stata la “melina” tra alcuni sindaci e se la legge regionale avesse dato più poteri ed un senso all’Ati che invece non può godere né di personale, né di fondi.
Adesso ci saranno a disposizione sei mesi per capire se le partite pregresse sono legittime e per riuscirci si acquisirà il parere di un professionisti di livello che sarà pagato con la quota (0,50 cent. ad abitante) che ogni Comune avrebbe dovuto versare ma che ancora nessuno ha pagato.

William Savoca per La Sicilia

Riceviamo e pubblichiamo:
Assoconsumatori – Asso-Consum: E sospensione fu…….!
Grande soddisfazione dell’associazione, finalmente si mette un punto chiaro sulla annosa vicenda dimostrando che la gestione della cosa pubblica non può prescindere dalla volontà popolare che è sovrana, ma soprattutto non si può prescindere dal rispetto delle regole e dalla legalità. Miope quella politica, miopi quei politici, anche di lungo corso, che pensano per qualche misero appannaggio di non tenere in alcun conto la volontà dei loro cittadini che, a gran voce, chiedono il rispetto delle leggi e la giusta tutela da continue vessazioni……!
Era precisamente l’8 marzo del 2016 data in cui Assoconsumatori – Asso-Consum chiese con protocollo 550 dell’ATO, successivamente ATI, la sospensione delle partite pregresse, trasmesse per conoscenza a tutti i sindaci, sulla base dei pronunciamenti dei giudici. I Giudici di Pace, IN NOME DEL POPOLO ITALIANO sentenziavano dando ragione ai consumatori e condannando Acquaenna alla restituzione delle somme illegittimamente esatte e condannandola al pagamento delle spese processuali. Finalmente dopo un anno i Sindaci dopo diversi aggiornamenti di seduta e dopo tentativi maldestri di acquisizione di pareri dell’assessorato regionale sulla possibilità da parte dell’ATI di sospendere le partite pregresse, inutili, a nostro giudizio, visto lo statuto dall’ATI approvato dagli stessi sindaci meno di un anno fa, in cui all’articolo 3 c.2 veniva stabilito che l’ATI..
Art.3
Natura e funzioni
1. L’ATI ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è dotata di autonomia amministrativa, contabile e tecnica.
2. L’ATI è I’ Ente di governo dell’ambito di Enna per la regolazione del Servizio idrico Integrato e, ai sensi dell’art.3, comma 2, della legge regionale l 1 agosto 2015, n.19, esercita le funzioni già attribuite alle Autorità d’Ambito territoriale ottimale di cui all’art.148 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152 e successive modifiche e integrazioni, come disciplinate dalla normativa vigente e dal comma 3 dell’art.3 della legge regionale 11 agosto 2015 n.19 e successive modifiche ed integrazioni.

In data odierna i sindaci con il 60,17 voti percentuali, contro il 13,53 statuiscono la sospensiva semestrale delle partite pregresse, in attesa di approfondire le questioni di fatto e di diritto. Si sono espressi favorevolmente il sindaci: Di Pietro, Mattia che rappresentava il sindaco Miroddi, Bonelli, Sinatra, Bevilacqua, Fabio Siciliano in rappresentanza del sindaco Venezia, Cucci in rappresentanza del sindaco Capizzi, mentre hanno votato per la non sospensiva: Galvagno, Glorioso, Pitronaci, Giangreco in rappresentanza del sindaco Bertini ed il rappresentante del sindaco Bivona giunto poco prima che iniziassero le operazioni di voto conclusive del lungo dibattito durante il quale sono emerse titubanze e dubbi, ma dove nel contempo si sono evidenziate prese di posizioni nette che queste partite pregresse non sono dovute dai cittadini. Certo è che le decisioni prese nei cenacoli extra-istituzionali non sono supinamente accolti dai cittadini e dagli attuali amministratori della cosa pubblica, ai quali diamo merito, in contrapposizione a chi nel 2004/2005 decisero di infliggere una gestione del servizio idrico e rifiuti inefficiente, inefficace ed antieconomico per i cittadini della provincia di Enna.
Pippo Bruno


Comitati Cittadini ennesi:
“Giorno della svolta o del coraggio per la Provincia di Enna quello del 28 febbraio 2017”, per la sospensione delle partite pregresse pagate dai cittadini sulle bollette dell’acqua. A dichiararlo in una nota, il coordinatore provinciale dei comitati cittadini ennesi Carlo Garofalo. “Ci sono voluti oltre due lustri in questa Provincia – afferma Garofalo – prima che una maggioranza di Sindaci prendesse per la prima volta una decisione a favore dei cittadini-utenti continuamente vessati da balzelli di dubbia legittimità imposti da scelte scellerate e ingiuste di una certa politica. Ci va di ringraziare in questa sede, a nome di tutti i comitati, movimenti e associazioni costituitisi fin dai tempi della campagna referendaria del 2011 e aderenti al forum provinciale per l’acqua pubblica ed i beni comuni, i Sindaci o loro delegati dei Comuni di Enna, Piazza Armerina, Troina e Pietraperzia, ed anche se titubanti, i Sindaci o delegati di Leonforte, Nicosia e Calascibetta”. Ma gli stessi ringraziamenti non vanno però estesi ad altri sindaci. “Non possiamo senza dubbio ringraziare – continua Garofalo – chi ha votato contro, come i Sindaci o loro delegati di Regalbuto, Centuripe, Assoro, Cerami e Nissoria, né possiamo ringraziare i Sindaci assenti (Agira, Aidone, Catenanuova, Gagliano, Valguarnera e Villarosa). I primi dovranno spiegare ai loro concittadini del perché del voto contrario; i secondi, ancora peggio, hanno pensato di fare altro, disertando la riunione, anziché difendere i loro concittadini”. Il coordinatore provinciale dei comitati cittadini va poi oltre: “Noi riteniamo che questo è solo il primo passo verso un percorso che potrebbe/dovrebbe portare alla ripubblicizzazione del servizio idrico, attraverso la risoluzione del contratto con il gestore privato per gravi inadempienze.” E chiede all’assemblea dei sindaci di “chiarire in questi mesi se le partite pregresse sono illegittime o meno; a questa assemblea chiediamo, inoltre, di invitare/diffidare Acquaenna ad accantonare in un apposito fondo le somme fin qui introitate per le partite pregresse, da restituire agli utenti in caso di illegittimità di tale balzello”. Ed infine: “Agli stessi Sindaci chiediamo, nel contempo, di vigilare sulla solidità finanziaria del gestore privato, venendo meno in questo periodo un introito di oltre 1 milione di €uro, nonché sulla qualità del servizio, monitorando anche, perché è nel loro diritto, la correntezza contributiva e retributiva dello stesso gestore. Ci auguriamo, infatti, che il servizio idrico, oggi quasi sufficiente, non peggiori nei prossimi giorni, ma soprattutto che non si mettano in moto meccanismi di allarmismo, anche nei confronti del personale dipendente, al quale va tutta la nostra incondizionata solidarietà”.
a cura di Rino Caltagirone