Enna. Gli alunni del “Colajanni” a scuola di antimafia con l’Ass. Libera

Enna. Giorno 25 Febbraio nell’Aula Magna della sede storica del Liceo Classico “N. Colajanni”, si è tenuta una conferenza sulla legalità, presieduta da Vittorio Avveduto, responsabile dell’associazione antimafia “Libera” per le province di Enna e Caltanissetta. Attraverso alcuni aneddoti e simpatiche battute, il dott. Avveduto ci ha condotto verso una discussione e un’analisi profonde su quello che, purtroppo, è divenuto ormai il “cancro senza fine” della nostra società: la mafia. L’associazione Libera ha presieduto varie conferenze in molti altri Istituti. Il tema è sempre ricorrente: le infiltrazioni della mafia in ogni organo, sia politico che istituzionale, sia privato che pubblico, sia nazionale che internazionale. L’accento è stato posto sulla notevole importanza che riveste la cultura, quindi la scuola, nella formazione di ogni singolo individuo. È proprio la conoscenza e la consapevolezza di tutto ciò che ci circonda che spesso tiene lontani dall’accesso a strade che una volta intraprese non è facile ripercorrere all’indietro. La cultura e l’educazione alla legalità sono estremamente importanti per riuscire a distinguere e a cogliere quella linea sottile, quasi impercettibile, che separa il bene dal male. Sempre su questa scia ha proseguito il rappresentante d’Istituto Marco Greco, il quale, sostenendo e condividendo pienamente l’idea di Avveduto, ha, inoltre, dichiarato che: “La mafia teme più la scuola che la giustizia”. Questa frase rappresenta non solo uno dei principali slogan dell’antimafia, ma ci fa anche comprendere che la scuola, l’istruzione e la memoria possono essere davvero le armi vincenti contro la mafia, i mezzi per contrastarla e sconfiggerla.

a cura di Paola Buscemi, alunna del Liceo Classico “N. Colajanni” di Enna