Arrestato rumeno faceva prostituire connazionale nel centro storico di Enna, tariffa scontata dopo la mezzanotte del venerdì

Faceva prostituire la connazionale in giro per la Sicilia, ed in particolare, nel centro storico di Enna. occupandosi di organizzare ogni aspetto dell’attività di meretricio, decidendo i clienti da assecondare nonché il prezzo, le modalità e persino la durata delle prestazioni, fornendo alla donna, altresì, protezione contro i clienti più “focosi”; le indagini della Polizia sul turpe commercio determinavano la Procura della Repubblica di Enna a richiedere l’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dell’uomo, che il G.I.P. presso il Tribunale di Enna accoglieva; lenone rumeno, con precedenti polizia specifici per reati analoghi, commessi nel territorio italiano, arrestato all’aeroporto di Catania dalla Polizia di Stato.

Nella serata scorsa, gli uomini della Squadra Mobile di Enna – diretti dal Vice Questore Aggiunto Gabriele Presti – unitamente i colleghi della Polizia di Frontiera presso lo Scalo Aeroportuale “Fontanarossa” di Catania, hanno arrestato, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, un uomo rumeno, Marin George, classe 1983, resosi responsabile dei reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, delitti p. e p. dagli artt. 81 cpv c.p., 3 nn. 5 e 8 e 4 nn.1 e 7 L. n.75/1958, per avere favorito e sfruttato il meretricio esercitato da una connazionale ed in particolare organizzare ogni aspetto dell’attività di prostituzione della donna, proteggendola durante gli incontri con gli avventori.
I FATTI
In particolare, nell’ambito dell’implementazione dei servizi di controllo del territorio e comunque afferenti la c.d. criminalità diffusa – disposta dal Sig. Questore della provincia di Enna Dott. Antonino ROMEO – i poliziotti della Squadra Mobile, lo scorso novembre procedevano al controllo di una coppia di cittadini rumeni, MARIN George ed una connazionale. Al riguardo, la donna era stata poco prima notata in una centralissima via del capoluogo ereo, in atteggiamenti tipici di chi volesse volontariamente attirare l’attenzione, scoprendo varie parti del corpo.
Dai successivi accertamenti si notava che sul web erano stati pubblicati diversi annunci reclamizzanti incontri sessuali a pagamento, correlati a delle foto, in cui veniva ritratta una donna somigliante alla rumena controllata. Esperite le conseguenti attività di indagine, coordinate dalla Procura della Repubblica di Enna, anche con l’ausilio di video riprese ed intercettazioni, si appurava che la donna riceveva numerosissimi uomini, presso un’abitazione ove dimorava in affitto, mentre l’odierno arrestato si poneva “a protezione” della stessa. Dal contenuto delle conversazioni intercettate emergeva che la donna, nel corso delle telefonate ricevute dai “clienti”, forniva loro informazioni sul tipo di prestazioni “sessuali”, praticate e dei relativi prezzi, nonché l’indirizzo per raggiungere l’abitazione dove dimora sotto lo stretto controllo dell’uomo. In particolare il MARIN George, oltre a dare indicazioni alla donna per fissare appuntamenti, tariffe ed altri aspetti delle turpi prestazioni, al sopraggiungere del “cliente”, usciva dall’abitazione rimanendo nei pressi dell’ingresso, ponendosi chiaramente a “protezione” della donna, pronto ad intervenire nel caso di eventuali pericoli o contrasti con la clientela, mantenendosi in contatto con la donna, la quale lo informa dell’ingresso dei “clienti”, dei loro comportamenti, dell’avvenuto pagamento, della conclusione del rapporto sessuale. Il MARIN, inoltre, si interessava anche per l’affitto delle abitazioni ove poi la donna riceveva i “clienti”. nonché, gli spostamenti in altri centri, dove riteneva potessero incrementare i loro introiti, in relazione all’andamento del mercato locale del meretricio.
Raccolto l’esito delle attività investigative esperite dai poliziotti, l’Autorità Giudiziaria che coordinava le indagini, la Procura della Repubblica di Enna, nella persona della dott.ssa Stefania Leonte, avanzava proposta di misura cautelare al G.I.P. presso il Tribunale ereo nei confronti dell’indagato. Il Giudice, nella persona del dott. Vittorio Giuseppe La Placa emetteva la misura cautelare dell’arresto a carico dell’uomo.
Esperite le ricerche del rumeno, il soggetto veniva poi rintracciato dai colleghi della Polizia di Frontiera all’atto del rientro dalla Romania, luogo di origine, in Catania presso lo Scalo Aeroportuale di Catania, Fontanarossa. Bloccato l’uomo, i poliziotti della Squadra Mobile erea, unitamente ai colleghi dello Scalo Aeroportuale eseguivano il provvedimento, arrestando il Marin George ed associandolo alla Casa Circondariale di Piazza Lanza, in Catania, a disposizione delle AA.GG. procedenti.
Particolare emerso, per i clienti tariffa scontata dopo la mezzanotte del venerdì.