Enna. Alla Biblioteca comunale incontro-dibattito sul casato dei Branciforti

Enna. Con la presenza di Salvatore La Monica, appassionato cultore di storia medioevale, membro della Società di Storia Patria di Caltanissetta, si è tenuto nei giorni scorsi, nella Biblioteca Comunale di Enna gremita di pubblico, l’incontro dibattito sul tema “I Branciforti: plurisecolare egemonia politica feudale del casato in Sicilia tra il Trecento e l’Ottocento”. L’iniziativa si deve al Centro Studi Federico II di Svevia di Enna, presieduto da Paola Rubino, con la collaborazione della Società Dante Alighieri e della Casa d’Europa di Enna. Dopo i saluti di rito da parte di Rocco Lombardo, presidente del Comitato ennese della “Dante”, ha introdotto Cettina Rosso, presidente della Casa d’Europa, evidenziando che “i Branciforti – per secoli egemoni nei vasti territori feudali dell’Isola e partecipi degli avvenimenti socio-politici siciliani – sono stati protagonisti dello sviluppo economico dei centri abitati da loro fondati: dall’urbanistica all’agricoltura, dalle attività artigianali alla cultura”. In provincia di Enna s’insediarono ed ebbero interessi soprattutto a Pietraperzia e a Leonforte che fondarono nel 1610. Il relatore Salvatore La Monica, presentato da Paola Rubino, è conosciuto ad Enna per aver tenuto una dotta conferenza, nella primavera dello scorso anno all’Al Kenisa, sul tema “Alla scoperta delle grandi famiglie nobiliari del Cinquecento”. “Le ricerche sui Branciforti – ha esordito il relatore – mi hanno impegnato per molti anni. Ho approfondito i temi e le vicende politiche e sociali di questo Casato, dopo i miei trascorsi interessi sulle famiglie: Lanza, Moncada, Santapau e sui nobilissimi Barresi, principi di Pietraperzia, dove esiste un castello semi diruto che si diceva avesse centinaia di stanze. Nicolò Placido Branciforti, fondatore della cittadina di Leonforte (nella foto), abitò con i suoi discendenti il massiccio palazzo da lui costruito nei primi anni del Seicento fino al 1805, anno in cui il casato si estinse”.

Il Nostro, storico e attento ricercatore, in questi ultimi anni ha avuto la fortuna di consultare archivi privati e non, dove ha scoperto tante verità: intrighi di famiglia, di matrimoni, d’interessi su feudi e terre sparsi in tutta l’Isola, tali da consentire la pubblicazione del suo ultimo volume: “I Branciforti, plurisecolare egemonia politica feudale del casato in Sicilia tra il1300 e il 1800, dove, in sei capitoli, l’autore passa in rassegna il potere dei Branciforti, fino al declino avvenuto nei primi anni del XIX secolo. Durante l’interessante incontro sono stati proiettati su schermo, con slides curati da Federico Emma, immagini di castelli, palazzi, mausolei, statue, stemmi e foto della ricca quadreria, in gran parte conservata a Palazzo Butera e a Palazzo Gangi di Palermo riguardanti i vari rami della famiglia Branciforti.

Salvatore Presti

(nella foto da sinistra: R. Lombardo, il relatore S. La Monica, P. Rubino e C. Rosso)