Tre fuoristrada, quattro persone a bordo e cinque motociclisti in viaggio per il Sahara anche per portare un messaggio di speranza inviato dai figli di quella terra. Non è la traccia di un libro, ma l’iniziativa a cui prenderà parte l’ennese Mario Di Prima durante la missione sportiva “Expedition Sport-Humanitarian Africa 2017”. Protagonista in questa avventura sarà anche il Movimento adulti scout cattolici italiani di cui Di Prima (creatore e responsabile del “Team 4×4 Desert”) è segretario. Accanto alla missione sportiva che raggiungerà tracciati improponibili con il solo uso di moto in pieno deserto, si affiancherà pure quella solidale con la consegna di aiuti umanitari agli abitanti dei villaggi e di accampamenti nomadi che man mano troveranno lungo il loro percorso ma quest’anno grazie alle associazioni che aderiscono al progetto “Masci Enna 1” (Ipab Santa Lucia di Enna e “Don Bosco 2000” di Piazza Armerina) i viaggiatori daranno concretezza alla manifestazione “Un messaggio per l’Africa”.
L’idea, come ha spiegato il responsabile del Masci, Giuseppe Messina, è quella di far scrivere ai migranti ospiti nell’ennese dei messaggi per la loro terra d’origine, la stessa terra che hanno lasciato in cerca di un futuro migliore, di una speranza di vita. Di Prima con la sua missione unirà ideologicamente le due Terre creando un ponte solidale e portando in quei luoghi il ricordo di chi oggi vuole sentirsi cittadino d’Europa.
Una simile iniziativa si è già svolta a Piazza Armerina ed ora toccherà ad Enna con la consegna di questi messaggi che avverrà il prossimo 18 marzo nella chiesa di Sant’Anna in una cerimonia specifica e sarà fatta dalle stesse mani dei migranti che affideranno a Di Prima il loro pensiero, le loro preghiere, ricordi e speranze.
Nella stessa occasione verrà celebrata la messa dove tutta la comunità Masci Enna 1 confermerà la promessa scout e si stringerà accanto a Di Prima in vista dei dieci giorni di viaggio.