Enna, il teatro Garibaldi ospiterà per la prima volta la Messa degli artisti

Carissimi è con gioia e grande emozione che vi annuncio un grande evento per la città di Enna.

Sabato 25 marzo il teatro Garibaldi ospiterà per la prima volta la Messa degli artisti.

Un evento unico che è segnato dalla riscoperta della via della bellezza.

La Via pulchritudinis, indica all’uomo di ieri, oggi, sempre la strada per ritrovare se stesso. Essa è il Cammino privilegiato di evangelizzazione e di dialogare.

Tutto il mondo dell’arte ci aiuta a elevare il nostro spirito e a giungere alla contemplazione del volto di Dio.

Per il credente, la bellezza trascende l’estetica e il bello trova il suo archetipo in Dio. Ogni opera d’arte ha un senso: essa è, per natura, un «simbolo», una realtà che rimanda al di là di se stessa, che aiuta a scoprire la presenza misteriosa di Dio.

La sua bellezza è caratterizzata dalla sua capacità di provocare la meraviglia, lo stupore, la contemplazione.

Vivere questa celebrazione ad Enna rappresenta senza dubbio una grande opportunità di crescita spirituale

Nell’invitarvi tutti voglio condividere con voi amici di ViviEnna, in anteprima assoluta, le parole  che consegnerò agli artisti ennesi, questo incantevole scritto di un grande artista Ignazio Buttitta ci aiuterà a percorrere la Via della Bellezza:

 

Ascutami, parru a tia stasira
e mi pari di parrari o munnu.

Ti vogghiu diri di non lassarimi sulu
nta sta strata longa chi non finisci mai
ed havi i iorna curti.

Ti vogghiu diri
ca quattr’occhi vídínu meggbiu;
ca miliuna d’occhi vidinu chiù luntanu,
e ca lu pisu spartutu nte spaddi diventa leggiu.

Ti vogghiu diri
ca si t’appoji a mia e io m’appoiu a tia
non putemu càdiri
mancu si li furturati n’assicutanu a vintati.

L’aceddi volanu a sbardu, cantanu a sbardu,
un cantu sulu è lamentu e mori ntall’aría,

Non calari l’occhi, ti vogghiu amicu a tavula;
e non è veru mai ca si diversu di mia
c’allongu i vrazza e ti chiamu frati.

 

                                                                                                                
Don Giuseppe Rugolo