Leonforte: concerto di Passione

Domenica sera la chiesa del S.S. Salvatore ha ospitato la banda G. Lo Gioco che si è esibita nel concerto: le musiche della Passione. I cinquanta musici diretti dal maestro Giuseppe Lo Gioco hanno eseguito cinque marce: Domenico Lemma di Gregucci, Luce Eterna di Lo Gioco, Parentibus di Pappalardo, Triste Addio di Lotario e Verso L’Oblio di Miraglia. I maestri Lotario e Pappalardo presenti in sala sono stati omaggiati dal numeroso pubblico. Assai applaudita è stata pure la composizione del maestro Lo Gioco finalista al concorso per marce inedite della città di Mottola. Questo concerto ha voluto dare il meritato valore alle partiture degli autori siciliani e muovendo dall’incipit del concerto di Piovani: “la musica è pericolosa” pericolosa come tutte le cose profondamente belle. Le cose che ci turbano e ci cambiano” ha evocato atmosfere mistiche e suggestive. La musica che scandisce le processioni della settimana santa leonfortese è bella perchè è anche preghiera. A Leonforte la settimana santa è un momento di riflessione sulla caducità della vita e la sacralità del dolore. Le note che accompagnano i misteri dolorosi scandiscono il procedere lento delle vare e sottolineano le suppliche dei fedeli. Tutto il paese partecipa allo strazio della Madre Dolorosa, della Madre orfana del Figlio e tutto il paese ammutolisce al passaggio del Cristo denudato e umiliato perché è nel dolore della Madonna che il paese riconosce il proprio dolore ed è nella sofferenza del Cristo che riconosciamo la nostra stessa sofferenza. Il canto straziato dei flicorni, lo squillo potente delle trombe, il lugubre lamento dei clarinetti, l’incedere regolare dei bassi confluiscono verso la preghiera ridondante e ipnotica fino all’esaltazione, fino alla catarsi. E dunque la marcia funebre che si fa strumento non accessorio ma necessario e insostituibile ha inaugurato il periodo dei riti prepasquali a Leonforte. Un ricordo commosso al maestro Giovanni Lo gioco è stato fatto dal professore La Porta che ha ricordato i 200 anni circa di attività della banda musicale leonfortese, che del suddetto maestro porta il nome.

Gabriella Grasso