Rifiuti Enna. Il commissario Sonia Alfano si è dimesso. Sindaco ed operari denunciano gli illeciti Ato in Procura

Enna. La notizia è arrivata nella mattinata di ieri: il commissario straordinario Sonia Alfano si è dimesso dall’incarico per cui in questo momento l’Ato Rifiuti affoga tra i debiti, che sono tanti e la mancanza di una guida che possa gestire una situazione che potrebbe diventare esplosiva anche per quanto riguarda l’ordine pubblico. Il commissario Alfano ci ha confermato che le sue dimissioni nascono dal fatto che lei non è nelle condizioni di operare. “Mi sono dimessa perché non ci sono le condizioni per poter operare – ha dichiarato ieri mattina – Non posso gestire nulla , c’è un ostruzionismo notevole da parte di tutti, specie dei sindaci che tra l’altro non pagano o pagano poco, del commissario liquidatore, che non presenta i bilanci da circa dieci anni, continui pignoramenti da parte di tutti, compresi i sindacati. Sono condizioni queste che non consentono di fare un passo avanti per cui le dimissioni sono un atto dovuto”.
Si è parlato che il pignoramento della Cgil (32 mila euro ndr) abbia causato una valanga che ha travolto tutti. “Se dipende solo dalla Cgil – ha dichiarato Giovanni La Valle, segretario provinciale della Fp della Cgi l- questa mattina vado in banca e sospendo questo atto. La situazione , invece è diversa perché i pignoramenti ammontano a circa 500 mila euro, e ci sono anche quelli fatti dagli stessi lavoratori, ed anche su questo argomento c’è da fare chiarezza con una certa immediatezza”. Tutti chiedono cosa bisogna fare, ma nessuno fa un passo avanti per cercare di risolvere situazioni che sono molto gravi perché a questo punto si è sull’orlo del fallimento totale nel sistema rifiuti della provincia di Enna , un sistema che non ha mai funzionato ed i debiti stanno arrivando alle stelle. La palla ora passa al presidente Crocetta e al Dipartimento regionale acqua e rifiuti, che su questa situazione non sempre hanno agito con la necessaria concretezza, anzi sono stati capaci di aumentare la confusione organizzativa e finanziaria di un Ato che è, purtroppo il peggiore della Sicilia, pur avendo lavoratori e mezzi per poter essere il migliore ed il più attivo (discarica Cozzo Vuturo, impianto compostaggio di Dittaino, impianto di selezione dei rifiuti di Gagliano). Pare che questa mattina il presidente della Srr, Armando Glorioso, incontrerà assieme ai colleghi del CdA i lavoratori per cercare di tracciare un programma a breve termine che blocchi la confusione che regna totale su tutto.

Nuova burrascosa reazione nella crisi del comparto rifiuti con gli amministrativi, i tecnici e i lavoratori del Ccr e dei servizi provinciali che insieme agli operatori ecologici del comune di Enna sono andati in Procura per denunciare quelli che dicono essere gli illeciti dell’Ato ed insieme a loro c’era il sindaco di Enna. È stata dunque un’altra giornata dura e carica di tensione scaturita nel momento in cui alcuni operatori del cantiere di Enna si sono visti prelevare dal proprio conto la retribuzione (versata il giorno prima dal comune capoluogo) in conseguenza di un decreto ingiuntivo avanzato da alcuni sindacati. Questo ha scatenato l’ira dei lavoratori che hanno deciso di andare in Procura e a loro si sono affiancati i colleghi che da dieci giorni occupano l’aula consiliare della Provincia per protestare contro il mancato pagamento di dieci mensilità. E su questo aspetto hanno già annunciato un esposto in Procura affidando il tutto ad un avvocato che li seguirà. È stato oltre un’ora di colloquio durante il quale il sindaco Dipietro ed i lavoratori, ognuno per la propria competenza, hanno esposto passo dopo passo tutto ciò che sta accadendo, quasi nel silenzio, ormai da troppo tempo ad “EnnaEuno” e, riferiscono i lavoratori, il Procuratore ha detto che ci sono già aperti dei fascicoli su cui si sta lavorando.
Nel pomeriggio, invece, è arrivata una nuova azione del sindaco di Enna che in una nota inviata al commissario dell’Ato, Sonia Alfano, ha chiesto di autorizzare il Comune a liquidare direttamente gli operatori ecologici del cantiere di Enna in considerazione della mancata raccolta per la protesta dei lavoratori.
«Purtroppo un decennio di pessima gestione con la produzione di un debito di cui non si ha certezza, ma che supera i 100 milioni di euro, ha prodotto una pioggia di pignoramenti che ormai travolge la gestione impedendo il pagamento dei lavoratori e l’espletamento del servizio. Sin dal mio insediamento – prosegue Dipietro – stiamo lavorando per superare questo stato di cose, a giorni nominerò l’amministratore unico, il consiglio comunale il 31 marzo sorteggerà il revisore dei conti e confido nella possibilità che a breve si possa passare ad una nuova gestione».
Per gli amministrativi e chi come loro attende le dieci mensilità le notizie non sono purtroppo positive perchè non c’è fine alla catena di pignoramenti che di fatto bloccano, e bloccheranno, ogni trasferimento da parte dei Comuni e questo acuisce la protesta che nei prossimi giorni si potrebbe spostare anche in altri Comune. Nel frattempo la prima azione su cui stanno lavorando è l’esposto in Procura che nel caso in cui facesse emergere degli illeciti potrebbe suonare come l’ennesima bomba sui rifiuti in provincia.

Flavio Guzzone e William Savoca per La Sicilia