Enna: un bilancio di previsione con particolare riguardo a richieste delle opposizioni

Un bilancio di previsione con un particolare occhio di riguardo per le richieste sollevate anche negli scorsi passati dalle opposizioni, quello che ha presentato oggi in conferenza stampa il vicesindaco Angelo Girasole, in sostituzione del Sindaco assente.

Girasole ha, in particolare, ricordato l’importanza di una approvazione in termini congrui – considerato che  la Giunta l’ha già approvato e trasmesso alla Presidenza del Consiglio corredato da tutti gli allegati – alla luce dei nuovi principi di contabilità armonizzata e al fine di evitare un blocco degli investimenti per la città e della gestione delle spese correnti.

Come già annunciato, il bilancio terrà conto dell’innalzamento della fascia di esenzione dell’aliquota IRPEF, portata da 19 a 22 mila euro, senza che il minor gettito andrà ad incidere sui altri servizi, potendosi compensare con un risparmio nella spesa al personale; degli sgravi fiscali per le nuove attività in via Roma che ribadiscono la volontà dell’Amministrazione comunale di incentivare il più possibile il commercio, come fatto già in passato con la decisione di destinare una maggiore somma rispetto a quella prevista dalla legge, al bilancio partecipato a sua volta destinato al commercio. A tal riguardo anche quest’anno si partirà dai 25.000 euro di base ma la destinazione deve ancora essere scelta.
Sul piano sociale, garantita l’assistenza domiciliare tutto l’anno, incrementati gli avvii lavorativi e il Servizio del CSR, previsto, inoltre, l’acquisto di un pulmino per disabili.
Tra gli investimenti principali si possono annoverare € 150.000,00 per l’illuminazione pubblica, € 70.000,00 per ripristinare  le tribune dell’Ente Autodromo Pergusa, € 80.000,00 per completare la messa in sicurezza del Monastero delle Benedettine, € 40.000,00 per il verde pubblico.

Per l’assessore nulla osterebbe alla approvazione di un tale bilancio, fermi restando eventuali accorgimenti migliorativi da parte dell’opposizione, a meno che alla luce della “pare” definitiva interpretazione della normativa regionale – che prevede lo scioglimento della Giunta oltre che del Consiglio in caso di mancata approvazione del bilancio preventivo da parte dello stesso –  non si vogliano accelerare i tempi. Ma si tratterebbe esclusivamente di una scelta politica.