Enna. Asso – Ass-Consum: Rifiuti, aumenti del 20-30% in più rispetto lo scorso anno

Cambiando l’ordine dei fattori il prodotto non cambia. Questa proprietà aritmetica in provincia di Enna viene applicata nella gestione del servizio rifiuti, per non cambiare nulla, anzi, c’è di peggio si sta procedendo, nei comuni della provincia ad aumenti del 20/30% in più rispetto allo scorso anno, che andranno a gravare sulle tasche dei cittadini. Ancora una volta non si comprende del perché in questa provincia i costi dei servizi debbano annualmente lievitare senza che vi sia un riscontro nell’efficacia e nell’efficienza della gestione, il tutto naturalmente in contrapposizione alle leggi nazionali che prevedono tutt’altro. Nelle realtà dove i servizi funzionano riscontriamo economicità, efficienza ed efficacia, nella nostra provincia il contrario costi esorbitanti non giustificati, noleggi di automezzi spropositati, magari di automezzi sequestrati dalle forze dell’ordine perché non potevano circolare, automezzi non utilizzati per i quali viene pagato il posteggio a caro prezzo, manutenzione di automezzi che magari si fermano ogni due/tre mesi, ma giustamente sono macchine e tutto è possibile. Ma ciò che meraviglia ancor di più è la nascita di centri gestionali degli ARO comunali, con apposito CdA che naturalmente saranno dei veri e propri centri di sottogoverno ove sistemare qualche laeder elettorale, del resto siamo alla vigilia di una consultazione ed i voti contano più dell’efficienza di un servizio, poi a pagare 80/90 mila euro questi laeder saranno i cittadini che magari mugugneranno ma alla fine voteranno allegramente per gli stessi carnefici che impongono alte bollettazioni e servizi inefficienti. Del resto è passato quasi un decennio da quando nella sua conclusione della commissione d’indagine sui rifiuti in Sicilia il sen. Pecorella affermava: “In Sicilia la gestione dei rifiuti è essa stessa organizzata per delinquere” da allora nulla è cambiato. In questa situazione, dopo le dimissioni del commissario Alfano il sistema si sbizzarrisce nelle ipotesi più strampalate e forvianti per i cittadini, ipotizzando ridimensionamenti degli stipendi più alti, ma lasciando lo stesso contratto Federambiente che permetterebbe, passato il primo momento propagandistico, il riattivarsi di un contratto che permette lauti stipendi pagati dai contribuenti. Il discorso più serio e percorribile, qualora si parlasse nell’interesse dei cittadini, sarebbe: il personale svolge attività da ente locale ed allora contratto da enti locali per tutti, con risparmio del 30/40%, invece no riduciamo, propagandisticamente, solo per alcuni, temporaneamente, sulla base di una legge tutta ennese, come fossimo in un feudo. L’associazione, nella continua difesa dei cittadini, si pone in attesa dei futuri sviluppi, ben sapendo che le affermazioni del sen. Pecorella rispondono a verità, auspicando un intervento della magistratura che possa fare luce nell’aggrovigliato mondo dei rifiuti.

Pippo Bruno