Seminario sul turismo a Enna. Ma quanti buoni propositi negli anni, ma con quali risultati?

Seminario sul turismo a Enna
(Ma quanti buoni propositi negli anni, ma con quali risultati?)

Le leggi nazionali sul turismo sotto la lente di ingrandimento degli addetti ai lavori. È questo il tema del seminario in programma giovedì 27 aprile, dalle 9 alle 14, a Enna nella sala convegni dell’Ente del Libero Consorzio. Relatore sul tema “Disciplina normativa, nazionale e regionale, per le strutture ricettive e sul Testo Unico (TIUR)” sarà Saverio Panzica, esperto in legislazione degli enti pubblici e norme internazionali e nazionali di qualità, marketing del territorio e del turismo.
L’incontro è rivolto ai gestori delle imprese turistiche, ricettive e ai funzionari amministrativi di sportelli unici delle attività produttive dei comuni ennesi ed è promosso dal Libero Consorzio.
L’obiettivo del seminario è quello di informare ed aggiornare gli operatori, approfondendo tematiche attinenti il segmento turistico, con il pieno coinvolgimento dei Comuni.
Gli interessati potranno confermare la loro presenza all’ufficio “Strutture ricettive e movimento turistico” di piazza Garibaldi 1 a Enna oppure chiamando lo 0935.521243 o a via mail a promozioneturistica@provincia.enna.it


La visita del presidente della Regione, Rosario Crocetta e dell’assessore al Turismo, Anthony Barbagallo, ad Enna in occasione del Venerdì Santo ha permesso di porre l’attenzione sul turismo in provincia di Enna. Entrambi hanno sottolineato l’importanza di questo settore per lo sviluppo economico nell’Ennese, in particolare e della Sicilia in generale. Le loro considerazioni sono state condivisibili, peccato che la provincia di Enna, nonostante sia ricca di elementi attrattivi, sconti il peso di una viabilità che oltre a mortificarla la limita di fronte ai turisti. Già Enna, nonostante sia il capoluogo, spesso è difficile da raggiungere mentre va peggio ai comuni del nord della provincia. Cerami, Troina, Nicosia, Sperlinga, Gagliano, Centuripe o Assoro sono solo un esempio di quanto sia difficile fare turismo senza avere a disposizione delle arterie in grado di favorire l’accoglienza di turisti.
In tutti i centri della Sicilia, soprattutto le strade provinciali, sono un vero freno alla voglia di sviluppo economico e turistico, strade che spesso possono garantire il passaggio ad una sola auto per volta, arterie completamente abbandonate e chiuse che demoralizzano i turisti che magari sarebbero pure attratti da qualche museo, monumento o bene storico.
Da anni ormai i sindaci, venuta a mancare l’interlocuzione con la ex Provincia da quando quest’ultima è in mano ai commissari, fanno appello alla Regione affinché intervenga per migliorare la viabilità interna e, quindi, i collegamenti tra i diversi Comuni. Fino a quando questo non avverrà, sarà difficile sognare una provincia a forte vocazione turistica e tutti i suoi beni storici, monumentali ed artistici rimarranno dei tesori che potranno ammirare solo i residenti. Ed allora quello sarà un fallimento della politica volta al turismo.