Turismo Enna: qualcosa si sta iniziando a muovere?

Il turismo per muovere l’economia del territorio. Di questo concetto si è spesso parlato nella consapevolezza che Enna negli ultimi anni rispetto alle sue reali potenzialità ha raccolto meno di quanto realmente potrebbe ottenere in termini di presenze ma soprattutto di pernottamenti in città. Il cosidetto turismo “mordi e fuggi” è stato caratterizzante di Enna e su questo si è lavorato per invertire il trend.
I dati dello scorso anno dimostrano che, in termini di visite, qualcosa si sta iniziando a muovere come dimostrano gli oltre 63 mila arrivi e le oltre centomila presenze (legate al numero delle notti trascorse negli esercizi ricettivi) nel 2016.
La fonte del dato è il “Servizio Turistico Regionale di Enna” dell’assessorato Turismo della Regione Sicilia.
Nel 2016, dunque, nella sola città di Enna sono arrivati 63.219 unità che possono rappresentare un buon dato.
La maggioranza del turismo parla la lingua italiana; dal Bel Paese sono arrivati 38.917 italiani, la loro presenza è stata invece di 70.828. Gli stranieri arrivati 24.302, le presenze 37.533.
«Abbiamo spesso ribadito il concetto secondo cui Enna ha un alto potenziale turistico che va sfruttato. I dati trasmessi dal Servizio Turistico Regionale di Enna li accogliamo con soddisfazione perchè consapevoli che è un buon numero» spiega l’assessore con delega al Turismo, Paolo Di Venti, che conferma la volontà di non fermarsi di fronte a questi numeri anticipando che «lavoreremo per incrementare l’azione sinergica con il mondo del commercio».
Qualche idea in campo è stata già messa e adesso molto gira intorno ai due monumenti più importanti della città: il Castello di Lombardia e la Torre di Federico. «Spero che con la gestione nelle mani del Comune si incentivi di più la visita in questi due monumenti e si rendano più attrattivi».
I numeri venuti fuori sia in termini di presenze che di arrivi sono una buona base di partenza per programmare il futuro. Nel primo bimestre del 2017, ad esempio, gli arrivi sono stati 5.229 (4.380 italiani, 849 stranieri) mentre le presenze sono state 8.279 (7.073 italiani, 1.206 stranieri).
Sui periodi di flussi Di Venti anticipa che «li monitoreremo per capire come migliorare ancor di più le offerte nei periodi in cui si registra un calo».
Oltre ai numeri c’è un altro aspetto che l’assessore al Turismo evidenzia: «Qualche privato inizia a credere di più al turismo. Bisogna vedere la città con gli occhi del turista e spesso noi non apprezziamo la bellezza dei nostri tesori e dei nostri monumenti, del resto abbiamo le potenzialità per incentivare il turismo».