Salta l’appuntamento del 1^ maggio a Floristella, accuse del presidente della Pro Loco di Valguarnera Pietro Accorso

Valguarnera. Salta uno degli appuntamenti più importanti e affascinanti che negli ultimi anni si erano svolti in provincia. Ci riferiamo alla 4^ edizione del 1^ maggio nel magnifico scenario di Floristella, organizzato dalla Pro Loco valguarnerese in collaborazione con i Comuni aderenti all’Ente Parco, ovverossia Valguarnera, Enna, Piazza Armerina e Aidone. Una ferita profonda per una provincia già povera di sé sia dal punto di vista turistico che culturale. La manifestazione del 1^ maggio a Floristella infatti, per la sua peculiarità, appuntamenti culturali e musicali, negli anni era riuscita a convogliare in quella sola data, dai cinquemila ai seimila visitatori, soprattutto giovani, provenienti da ogni parte della Sicilia. Un appuntamento che era divenuto nel tempo inossidabile, che cresceva di anno in anno e che quest’anno per pessima gestione da parte degli Enti preposti è saltato del tutto. Floristella non è infatti solo un luogo simbolo della Provincia con la sua antica miniera di zolfo, ma rappresenta un patrimonio storico e culturale di notevole valore. Basti pensare che l’Unesco lo ha catalogato tra i migliori geoparchi del Meridione. Quale migliore occasione quindi quella del 1^ maggio, per renderlo visibile e sfavillante agli occhi dei Siciliani! La bellezza di Palazzo Pennisi, dei pozzi ove si estraeva lo zolfo, del verde. Un Museo chiuso a doppia mandata, senza un motivo apparente, se non per ignavia, proprio nel giorno più importante. E poi ci si lamenta che a presenze turistiche siamo il fanalino di coda dell’Isola. Ad organizzare anche quest’anno l’evento era la Pro Loco di Valguarnera in collaborazione con la Pro Loco provinciale, con le consorelle degli altri tre Comuni e dei Municipi aderenti all’Ente. Ma qualcosa non è andato per il verso giusto. A spiegarcelo è il presidente della Pro Loco Valguarnerese Pietro Accorso che non si dà pace: “Come ogni anno –afferma Accorso- abbiamo inoltrato regolare richiesta al presidente dell’Ente Parco per usufruire delle strutture interne e cioè Palazzo Pennisi, sala conferenza, bagni, parcheggi e gli spazi interni. La richiesta è stata prodotta il 20 novembre 2016, ovverossia oltre 5 mesi prima dell’evento. Avevamo tracciato un bilancio di soli seimila euro per finanziare l’evento. Il presidente Rosario Cultrore ci rispondeva una settimana dopo dicendoci che non essendo ancora costituito il CDA dell’Ente non poteva prendere decisioni in merito e che quantunque si fosse costituito a breve, non era in grado di dirci se poteva concederci l’intera struttura, escludendo a priori palazzo Pennisi in quanto inagibile. Di rimando –ribatte Accorso- avevamo assicurato al presidente che ci saremmo muniti di polizze assicurative per assicurare danni a persone e cose”. Passa qualche mese e tutto tace, la questione sembra cadere nell’oblio. “A fine febbraio- continua Accorso- ci contatta il vice sindaco del Comune di Valguarnera Concetta Greco per sapere a che punto fosse la macchina organizzativa e alla nostra risposta che tutto era caduto nel dimenticatoio, chiama gli attori interessati per sapere quali fossero gli ostacoli. Solo il 20 marzo riceviamo la lettera del presidente dell’ente Parco Rosario Cultrore che ci autorizza l’evento, a condizione però che ci munissimo di polizze assicurative, bagni ecologici, gruppo elettrico e negandoci- fatto essenziale- l’utilizzo dei servizi igienici interni, delle sale conferenze, di Palazzo Pennisi e la possibilità di un allaccio elettrico. In sostanza –accusa Accorso- ci dava solamente gli spazi esterni e nulla più. Niente quindi tavole rotonde, visite a Palazzo Pennisi, niente bagni interni, niente energia elettrica. A quel punto riferiamo tutto all’amministrazione comunale valguarnerese la quale fissa un tavolo tecnico presso il Comune di Valguarnera per il 10 aprile, invitando per conoscere i motivi di tale decisione e dell’assordante silenzio degli altri Enti coinvolti, il presidente Cultrore, i rappresentanti dei Comuni di Enna, Piazza Armerina, Aidone e delle relative Pro Loco. Il risultato è stato- accusa ancora Accorso- che ad essere presenti siamo stati solo noi come Pro Loco locale, il sindaco e vice-sindaco di Valguarnera, tutti gli altri attori interessati hanno disertato l’incontro. Il presidente del’Ente Parco attraverso una nota pervenuta si era giustificato dicendo che già aveva autorizzato l’evento con le relative prescrizioni. Nonostante ciò non ci siamo voluti arrendere- conclude Accorso- abbiamo fatto altri tentativi coinvolgendo alcune aziende private, ma non c’erano più i tempi tecnici. Ci dispiace tantissimo per i tanti visitatori che avevano preannunciato attraverso i social network il loro arrivo, ma la dice lunga sullo stato di salute della classe dirigente provinciale”.
Rino Caltagirone