Enna ricorda Lina Di Stefano

A cinque anni dalla scomparsa, avvenuta nel 2012 dopo una breve malattia, venerdì 5 Maggio alle ore 18,00 presso la Sala Cerere di Palazzo Chiaramonte a Enna sarà ricordata la nota archeologa e studiosa palermitana Carmela Angela Di Stefano con la presentazione di una miscellanea di studi in sua memoria dal titolo “Se cerchi la tua strada verso Itaca…” (2016). Il volume di oltre quattrocento pagine, curato dagli archeologi Elena Lattanzi e Roberto Spadea e pubblicato lo scorso Dicembre dalla prestigiosa casa editrice romana ‘Scienze e Lettere’, raccoglie una lunga serie di contributi scientifici dedicati al patrimonio archeologico di Sicilia e Calabria. L’opera è ripartita in varie sezioni, dedicate a differenti argomenti: Sicilia greca; Sicilia romana, bizantina e medievale; Numismatica – epigrafia; Collezioni – restauri; Monumenti – cultura archeologica; Archeologia sottomarina; Magna Grecia; Etruria. A precedere i vari saggi è un profilo dell’eminente studiosa a cura di Elena Lattanzi, già Soprintendente alle Antichità della Calabria, mentre a chiusura dell’opera sono alcuni contributi raggruppati come “Ricordi personali di Lina Di Stefano”. Interverranno alla presentazione il Sindaco di Enna Maurizio Di Pietro, la curatrice dell’opera Elena Lattanzi, il Presidente della Società Dante Alighieri di Enna Rocco Lombardo e l’archeologa Serena Raffiotta. Saranno inoltre presenti alcuni degli autori dei contributi, tra cui Giuseppe Lo Iacono, Sandro Amata, Assunta Lupo e Francesca Valbruzzi, che relazioneranno sui propri saggi.
Perché Enna celebra la studiosa e la sua lunga e qualificata attività scientifica con questo evento organizzato dal Comune in collaborazione con le associazioni Accademia Pergusea, Casa d’Europa, Comitato promotore per i diritti dei cittadini, Siciliantica, Società Dante Alighieri, Società di Storia Patria e ViviSicilia – ViviEnna? Nel 2004 Lina Di Stefano, così era chiamata dagli amici, collaborando con l’allora Presidente dell’Ente Biennale di Archeologia e già Soprintendente ai Beni Culturali e Ambientali di Enna, Giuseppe Lo Iacono, scelse Enna come sede di un prestigiosissimo Convegno Internazionale di Studi intitolato “Demetra: la divinità, i santuari, il culto, la leggenda”, realizzato tra Enna, Piazza Armerina e Centuripe dal 1 al 4 Luglio 2004 e dedicato alla figura di Demetra/Cerere, divinità protettrice dell’agricoltura. Il Convegno, organizzato dall’Ente Biennale di Archeologia nell’ambito di un più ampio progetto curato dall’ennese Cettina Emmi e finanziato da fondi europei, fu coordinato scientificamente da Lina Di Stefano e dall’illustre archeologo ragusano Antonino Di Vita, anche lui recentemente scomparso, affidando la segreteria scientifica all’archeologa Serena Raffiotta, che ebbe l’onore di lavorare a lungo a fianco dei due autorevolissimi studiosi.
Grazie all’autorevolezza dei due curatori scientifici, l’incontro di studi fu di altissimo livello, vedendo coinvolte decine e decine di accademici e ricercatori da ogni parte del mondo, riuniti a fare il punto sullo stato degli studi dedicati alla potente divinità olimpica e a discutere sulle numerose testimonianze archeologiche attestanti il culto della divinità nel contesto mediterraneo. La scelta di Enna come sede della manifestazione, naturalmente, non fu casuale: il tema è particolarmente legato al territorio ennese non solo per i molteplici riferimenti delle fonti classiche alla città come luogo del mito e importantissima sede del culto, specie in età romana, ma anche per le numerose evidenze archeologiche di questa devozione nell’entroterra della Sicilia, vocato all’agricoltura da millenni, e perché ancora oggi nella cultura e nella tradizione locale se ne riconoscono numerosi retaggi. Al Convegno fu abbinata una piccola Rassegna del Cinema Archeologico, organizzata in collaborazione con la più prestigiosa Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto, con l’assegnazione finale del premio ‘Kore’; nei giorni della manifestazione i convegnisti ebbero inoltre l’opportunità di conoscere i luoghi del culto di Demetra a Enna e Morgantina, oltre a visitarne le testimonianze nei musei archeologici di Aidone e Centuripe.
Una vita vissuta per l’archeologia, quella di Lina Di Stefano, a cui la città di Enna ha l’obbligo di tributare grandi onori per essere diventata nel tempo, dopo la pubblicazione – avvenuta nel 2008, dopo anni di lavoro – del preziosissimo volume degli atti di quell’importante incontro scientifico, un punto di riferimento indispensabile per tutti gli studiosi che si approcciano allo studio del culto di Demetra/Cerere nel Mediterraneo.

Serena Raffiotta