A Troina i giovani vanno nelle capitali dei paesi dell’Europa del Nord in cerca di fortuna e di lavoro

Troina. “Ti devo dare una brutta notizia: siamo scesi a 9258 abitanti”, mi sento dire dalla dipendente dell’ufficio anagrafe, Rosalba Di Franco, incrociandola per i corridoi del comune. Per la verità, giornalisticamente parlando, non si può dire che sia una notizia. E’ un grido di allarme, che si aggiunge a quelli lanciati negli ultimi anni e caduti nel vuoto. I demografi direbbero che sono multifattoriali le cause del declino demografico di Troina, un tipico comune delle zone interne della Sicilia con seri problemi di sviluppo, che non aiutano neppure quegli incentivi alle imprese per l’incremento occupazionale ridottisi in gran parte, aldilà delle buone intenzioni, a pure regalie per assumere figli, moglie madri e padri che in azienda già lavorano sia pure in forma non regolare. Le donne in età fertile fanno meno figli di una volta, si sposta sempre più in alto l’età per mettere su famiglia e quando ci sposa non si mettono al mondo figli subito… e si potrebbe continuare nell’elencazione della cause di questo declino demografico, che sembra inarrestabile. In soli 4 mesi, dal 1° gennaio al 30 aprile di quest’anno la popolazione di Troina è scesa da 9303 a 9258. Ad alimentare questo calo della popolazione è quel flusso emigratorio di giovani che lasciano il loro paese per andare a cercare lavoro altrove. Le capitali dei paesi del Nord Europa sono le mete predilette dai giovani troinesi. Se andate in vacanza ad Edimburgo, in Scozia, e avete bisogno di un taglio di capelli, ne trovate uno che lavora da barbiere. Ma non c’è solo lui, ce ne sono altri quattro che vivono nella capitale scozzese. Ma anche a Berlino, entrando in uno dei bar della capitale tedesca, potreste imbattervi in ragazze troinesi che vi servono il caffè all’italiana. La stessa cosa può capitarvi a Londra, se ci andate. A Cambridge potreste incontrare una ragazza che è lì per imparare l’inglese, ma che non è di peso per la famiglia perché nella cittadina inglese, conosciuta per la sua celebre università, lavora con un regolare contratto. Torneranno a Troina, questi giovani? E’ una domanda terribile che procura una profonda angoscia, perché sono in tanti a pensare che questi giovani difficilmente torneranno in paese. E per fare cosa?

Silvano Privitera