Partite pregresse, Assoconsumatori: Commissario Libero Consorzio Margherita Rizza sta tradendo la sua mission istituzionale

Enna. L’ordinanza del TAR Catania che ha sospeso la delibera dell’ATI relativa alla sospensione delle partite pregresse, fra l’altro mai sospese, non ci ha colto di sorpresa. Ricordiamo a chi ha poca memoria che allorquando fu presentato dall’allora “Assoutenti” ricorso avverso l’affidamento in “huose” del servizio rifiuti dall’ATO Ennaeuno a Sicilia-Ambiente e sulle tariffe 2006 e 2007 il TAR di Catania diede torto all’associazione mentre nel successivo grado di appello il CGA di Palermo prima e la Cassazione poi sentenziarono la legittimità delle richieste dell’associazione. L’ordinanza collegiale, composta dai giudici: Presidente Vinciguerra, relatore Mulieri, componente Trebastoni, di sospensiva pronunciata ieri dal TAR Catania non entra, fra l’altro, nel merito della problematica ma semplicemente sull’istanza da parte di Acquaenna che, appunto, ha chiesto la sospensiva della delibera dell’ATI. Certo bisogna vedere gli sviluppi della situazione nella seduta di merito fissata per il 9.11.2017. Emblematico in tutta la vicenda il comportamento della politica e delle figure istituzionali, Commissario liquidatore dell’ATO idrico che pur avendo nella sua mission la difesa dei cittadini, art.4 c.3 dello Statuto che si riporta integralmente: “le funzioni di controllo del servizio idrico integrato hanno lo scopo di tutelare l’interesse degli utenti dei servizi idrici di acquedotto, fognature e depurazione nei confronti del soggetto gestore”si dichiara, tramite il proprio avvocato incaricato Stefano Polizzotto, favorevole alle richieste avanzate da Acquaenna che illegittimamente, viste le sentenze dei giudici di pace, impone costi non dovuti, appunto le partite pregresse. Appare quanto meno anomalo il comportamento del commissario Margherita Rizza che tradendo la sua mission istituzionale, per motivi che oggi ci appaiono oscuri, decide di costituirsi a favore di Acquaenna. Appare opportuno, dunque, a chi scrive che i sindaci, già usurpati delle loro legittime attribuzioni, da parte di un organo ormai cessato e con i poteri strettamente limitati all’ordinaria gestione finalizzata alla liquidazione intraprendano tutte le azioni necessarie ed opportune al riguardo.

Pippo Bruno delegato provinciale Assoconsumatori – Asso-Consum