Valguarnera: sempre nell’occhio del ciclone i locali del poliambulatorio “Sebastiano Arena”, chiusi dall’Asp

Valguarnera. Sempre nell’occhio del ciclone i locali del poliambulatorio “Sebastiano Arena”, chiusi dall’Asp il 18 aprile dell’anno scorso per scarse condizioni igienico sanitarie rilevate dai Nas di Catania e ancora a distanza di oltre un anno non ripristinati. Il gruppo consiliare di opposizione “L’Altra Voce”, a tale riguardo chiede un incontro col direttore generale dell’Asp per conoscere quali iniziative siano state intraprese o si vogliono intraprendere per rendere nel più breve tempo possibile l’immobile agibile e usufruibile da parte dell’utenza. Per l’opposizione, in sostanza, si sta andando oltre ogni ragionevole tolleranza. “Considerato che per le note vicende- scrivono i 5 consiglieri di opposizione Giuseppe Speranza, Giuseppe Arcuria, Giusepe Profeta, Concetta Dragà, Concetta Forte – l’immobile adibito a Poliambulatorio è stato chiuso da oltre un anno e i relativi servizi sanitari trasferiti, in locazione, nella struttura assistenziale del Boccone del Povero; che tale determinazione non poteva non essere intesa dalla nostra comunità quale provvisoria, nelle more che l’ASP provvedesse a ripristinare i luoghi e a rimuovere le cause che hanno determinato la chiusura; si rileva che a distanza di oltre un anno non è stata assunta alcuna formale determinazione in direzione dell’auspicato ripristino dei luoghi, causa che ha determinato il rinnovo del contratto di locazione per un altro anno”. Il Gruppo Consiliare in data 19 settembre 2016 ha presentato mozione al Presidente del Consiglio Comunale di Valguarnera e trasmessa per conoscenza al Prefetto di Enna, perché venisse formalizzato, dalle istituzioni locali, esplicito invito all’Asp a produrre atti certi per la riattivazione dei servizi sanitari nel Poliambulatorio Sebastiano Arena. “Tale mozione –rimarcano- è stata respinta dalla maggioranza del Consiglio Comunale con delibera n. 114 del 17 ottobre 2016. Il Sindaco recentemente ha informato i gruppi consiliari della nota a firma del Dirigente del Settore Tecnico il quale afferma che sta predisponendo un progetto di massima che prevede la ristrutturazione dell’immobile. Ritenuto che la comunicazione di un dirigente non può costituire formale impegno affinché l’intervento previsto in progetto sia veramente reso esecutivo; chiediamo un incontro con la SV per conoscere le reali intenzioni della Direzione di codesta ASP in ordine alla disponibilità finanziaria dell’investimento da realizzare e i tempi di attuazione”.

Rino Caltagirone