Aidone. La Testa di Ade esposta nell’aula bunker del carcere dell’Ucciardone simbolo dell’impegno del Nucleo tutela patrimonio culturale dell’Arma dei Carabinieri per sconfiggere le archeomafie

Aidone. E’ stata una delle tre opere della mostra Fidelis eccezionalmente esposte, per un giorno, nell’Aula bunker del carcere dell’Ucciardone, nell’allestimento curato dall’Arma dei Carabinieri, con la collaborazione del Mibact e la Regione Siciliana e la cura della Fondazione Falcone, di First Social Life e di Open Group. Nel contesto della manifestazione “PalermoChiamaItalia”, svoltasi martedì scorso, in ricordo della strage di Capaci in cui perse la vita il Giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta, la Testa di Ade, illegittimamente trafugata da Morgantina e rientrata al Museo di Aidone lo scorso 21 dicembre, è stata il simbolo dell’impegno del Nucleo Tutela Patrimonio culturale dell’Arma dei Carabinieri per sconfiggere le archeomafie. Il messaggio centrale della manifestazione, cui era presente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e numerose altre autorità civili e militari, è stato la necessità di affermare i valori della legalità a tutti i livelli per sconfiggere la mafia attraverso la lotta alla cultura mafiosa. La Testa di Ade era accompagnata dal Sindaco di Aidone Enzo Lacchiana e dall’Assessore ai Rapporti con le Istituzioni Serena Schillirò, che hanno partecipato alla commovente manifestazione svoltasi all’interno dell’Aula bunker di Palermo, luogo simbolo dell’impegno delle istituzioni e della magistratura contro la mafia, e alla successiva inaugurazione della mostra Fidelis allestita presso il Comando Regionale dei Carabinieri. Il sindaco Lacchiana ha espresso apprezzamento per il risalto che il Comando regionale dei Carabinieri ha voluto dare al preziosissimo reperto, che è stato scelto come simbolo principale della mostra:”Aidone esprime tutta la sua fiducia nelle istituzioni, che dopo un duro lavoro di indagini hanno restituito alla comunità aidonese una parte fondamentale del proprio patrimonio archeologico, tra cui la Dea di Morgantina, gli Acroliti, e per ultimo, in ordine cronologico, proprio la Testa di Ade” – ha dichiarato Lacchiana. Anche l’assessore Schilllirò ha manifestato il suo orgoglio per la presenza rappresentativa della Testa di Ade alla manifestazione simbolo della lotta alla mafia, proprio nell’aula bunker, sede del maxi processo che scosse la coscienza e la sensibilità dell’intera Sicilia, ed ha ringraziato il Nucleo tutela patrimonio culturale dei Carabinieri, perché, grazie al recupero di reperti archeologici illecitamente trafugati, il museo di Aidone è diventato anch’esso simbolo di legalità.

Angela Rita Palermo