Enna: “Ciao Tanino”

Enna. Da casa alla chiesa di Montesalvo e poi un commovente corteo che ha fatto tappa davanti l’associazione “La Tenda” dove, accolto dai volontari con uno striscione con su scritto un semplice “Ciao Tanino”, ha ricevuto l’ultimo abbraccio e fragoroso applauso prima di raggiungere il cimitero. Se n’è andato così per l’ultimo viaggio Tanino Andolina, “l’amico dei poveri”, morto all’improvviso domenica mattina all’età di 68 anni. Un viaggio carico di lacrime e ricordi, commozione e tantissimi pensieri. Una vita intensa e piena di significato quella di Andolina che, per più di vent’anni, attraverso l’associazione “La Tenda”, ogni giorno ha soddisfatto il bisogno primario dell’alimentazione di moltissime famiglie ennesi e straniere scivolate sotto la soglia di povertà. Non solo. Interveniva anche per aiutare detenuti ed ex detenuti e, non di rado, per pagare bollette, trovare casa e lavoro a chi ne era privo. La celebrazione eucaristica di ringraziamento, suffragio e commiato è stata officiata dal parroco, fra Salvatore Frasca, che nell’omelia ha sottolineato come “nel giorno in cui la Chiesa celebrava l’Ascensione del Signore, Tanino è salito al Padre”. “Un grande evento –ha detto fra Salvatore- di misericordia divina per nostro fratello Tanino, che deve essere di conforto per i familiari, gli amici e quanti lo hanno conosciuto”. Nel ricordare le doti umane di Tanino, fra Salvatore lo ha definito “colonna portante della comunità parrocchiale ed ennese”. “Un protagonista –ha affermato- senza cercare protagonismo, che nella città di Enna ha portato la sensibilizzazione verso gli ultimi. A lui interessava solo servire il prossimo, il resto era solo da scartare. Un fratello che ha servito fedelmente il Signore stesso nella persona dei poveri, degli ultimi e degli ammalati. Quando gli si chiedeva una mano d’aiuto –ha aggiunto- per lui non esistevano orari, tempo e malanni. Correva in soccorso, sempre. Grazie Tanino per la testimonianza che hai reso e per il sevizio che hai compiuto, silenzioso e generoso. Grazie per quello che sei stato e per la testimonianza che hai dato alla tua famiglia”.

Prima della conclusione del rito funebre a ricordare ancora la sua figura è stato un suo nipote e il presidente de “La Tenda”, Federico Emma. “Sei stato un ottimo padre, fratello e nonno –ha detto il nipote in lacrime-. Nonostante le tue sofferenze, ti mostravi sempre sorridente. Sono orgoglioso di te, sei stata una persona straordinaria”. “A nome de “La Tenda” –ha detto invece Emma- oggi devo ringraziare Tanino per la grande testimonianza e per tutti i giorni e le notti che ha dedicato all’associazione; a nome degli amici volontari che quotidianamente hanno trovato in lui un punto di riferimento; a nome di tutte le innumerevoli persone che in questi anni hanno trovato disponibilità totale e accoglienza; a nome di tutti quei bambini che sono riusciti a nascere grazie alle buone parole di speranza dette da Tanino alle loro mamme, determinate ad abortire. Non sono un amministratore e non rivesto cariche pubbliche- ha concluso Emma-, ma penso di poterlo ringraziare anche a nome di questa città, perchè con la sua opera ha mostrato il volto e la presenza solidale di Enna”.

Giacomo Lisacchi