Enna. Partite pregresse: rinvio assemblea ATI per discutere su appello a Tar

Enna. È stato rinviata alla prossima settimana la riunione del direttivo dell’Assemblea territoriale idrica convocata per discutere sull’appello al Tar che nelle settimane scorse si era espresso accogliendo il ricorso di AcquaEnna contro la sospensione della partite pregresse.
Il Tribunale Amministrativo di Catania aveva disposto la sospensione della delibera adottata dai sindaci dell’Assemblea Territoriale Idrica – con la quale si era disposta la sospensione per un semestre delle partite pregresse – imputando alla stessa struttura dei limiti di competenza in materia.
Su questo tema il presidente dell’Ati, Maurizio Dipietro, aveva convocato l’assemblea dei sindaci per parlare, tra le altre cose, anche della possibilità di accedere ad un fondo di perequazione ed i sindaci hanno deciso di acquisire, intanto, la normativa ma ai primi cittadini è stata anche prospettata l’idea dell’appello al Tar, una scelta che, però, andava discussa nel direttivo convocato nel pomeriggio. L’incontro è però saltato per mancanza del numero legale visto che ad essere presenti erano solo i sindaci di Enna, Piazza Armerina e Catenanuova, mentre erano assenti Assoro, Troina e Nicosia.
L’incontro è stato così rinviato a martedì prossimo quando il direttivo dell’Ati dovrà decidere se appellarsi contro la decisione del Tar di Catania che aveva inoltre rinviato l’udienza pubblica al 9 novembre. La sensazione diffusa tra i sindaci su proposta anche del presidente Dipietro è che l’appello vada comunque fatto anche se di certezze sul risultato, com’è ovvio che sia, non ce ne sono.
Il dato certo che ieri mattina alcuni sindaci evidenziavano è che le bollette in questo mese erano sgravate dal costo delle partite pregresse.
Di fronte ad un problema così sentito dai cittadini e dalle associazioni che ne tutelano i diritti, quello delle partite pregresse continua a restare un tema di assoluta delicatezza e la proposta di appello al Tar rappresenterebbe una nuova ed ennesima azione che mette una parte dei sindaci contro il gestore del servizio, AcquaEnna, che invece le considera legittime.