Quali spazi per i giovani di Enna?


Con l’arrivo dell’estate per i giovani di ogni città di apre un periodo di libertà che ognuno cerca di godersi come meglio può. C’è chi predilige l’impegno nell’associazionismo, chi il dolce far niente per recuperare dalle fatiche scolastiche e chi preferisce trascorrere le proprie giornate davanti l’uscio di casa o nelle piazzette. Ogni abitudine, ovviamente, cambia rispetto alla fascia d’età. Di fronte a questo scenario ci si chiede cosa offre Enna ai giovani dai 10/11 anni ai 16/17. Se per i più giovani oggi c’è sulla cresta dell’onda la presenza nei Grest, per la fascia d’età in questione spesso c’è la “crisi” dei luoghi d’incontro. Già in queste prime giornate di primo timido segnale d’estate si vedono le piazze della città affollarsi di ragazzini che corrono dietro al pallone, una scena che, all’onor del vero, non a tutti piace. Potrebbe essere il caso di chi decide di ritrovarsi in piazza VI Dicembre meglio conosciuta “piazzetta Pascoli” dove quei ragazzini che giocano a calcio sono stati a volte richiamati per il continuo sbattere del pallone nel portone della chiesa di San Marco o anche per il rischio di imbattersi nelle auto di passaggio.
Un altro spazio simile è piazza Mazzini dove dietro un pallone sono cresciute intere generazioni pronte anche ad arrampicarsi sulla base dove si erge la statua di Mazzini per recuperare la palla. Anche qui qualche rimbrotto è arrivato per il pallone “carambolato” sulle auto ma ancora oggi decine e decine di ragazzi si ritrovano dietro il pallone.
Il tour per le piazze della città alta prosegue con Valverde, dove per fortuna non ci sono auto posteggiate ed i ragazzi sono più liberi di divertirsi. Anche qui si tratta di un’area arrangiata che denota come la parte alta di Enna sia carente di un certo tipo di zone di ritrovo. Stessa
situazione per le ragazzine che soffrono la mancanza di spazi sportivi all’aperto come potrebbe essere un campo di pallavolo nel centro abitato.
Fino a qualche anno fa era utilizzabile il campo di calcetto di Montesalvo, l’unico in erba sintetica ad Enna alta ed era una forte attrazione. Almeno fino a quando l’usura del tempo ha indotto i frati minori conventuali a chiudere quel campo perchè troppo rischioso.
«Purtroppo è vero e me ne rammarico» ammette il priore frà Salvatore Frasca: «In passato ho chiesto un preventivo per fare anche un minimo restauro, tagliare l’erba, sistemare le reti e renderlo agibile ma sarebbe costato troppo e non abbiamo la forza per farlo». Il volto di frà Frasca si rattrista perchè, ci spiega, «voglio renderlo un polo attrattivo». Lui aveva iniziato un dialogo con altre realtà associazionistiche per accedere a dei finanziamenti ma i bandi erano scaduti. Ancora oggi non si arrende: «In mente ho il progetto per recuperarlo, ma ho bisogno di aiuto» e ci confessa che «nonostante il cancello chiuso i ragazzi scavalcano per giocare, ma non me la sento di cacciarli via, come potrei? Hanno bisogno di ritrovarsi». Sogna pure «che questa parrocchia sviluppasse le intelligenze che ci sono, coinvolgendole non solo per bivaccare ma anche per creare futuri posti di lavoro».
Dall’oratorio passiamo alle istituzioni chiedendo un parere all’assessore alle politiche giovanili Paolo Di Venti: «In passato abbiamo messo a disposizione le ville comunali, se ci sono delle richieste noi non ci tiriamo indietro nel concedere degli spazi». Di Venti ammette che la vastità dell’area comunale tra Enna alta, bassa e Pergusa non facilita certe scelte e sulla presenza dei giovani che giocano nelle piazze ritiene «positivo che non siano dietro ad un computer». Per Di Venti l’alternativa alle piazze potrà presto essere la piscina di Pergusa che promette d’aprire al più presto «perchè sarà una valvola di sfogo per tanti giovani».
Per il futuro, invece, sarebbe opportuno pensare ad un polo sportivo libero ed aperto a tutti gli adolescenti che potranno sfruttarlo come luogo di aggregazione nelle lunghe e calde giornate d’estate.