Agira: furto in villa, ladro incastrato dalle impronte digitali; la traccia trovata su un mobile dell’abitazione

Nel pomeriggio di martedì 6 giugno 2017, gli uomini della Polizia di Stato, nello specifico del Commissariato di P.S. di Leonforte, diretto dal Commissario Capo dott. Alessio Puglisi, hanno tratto in arresto ALONZO Andrea, pregiudicato catanese classe 1992, eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Enna, che ha ritenuto sussistere le esigenze cautelari della detenzione domiciliare, accogliendo, così, la richiesta della locale Procura della Repubblica, per il reato di furto in abitazione aggravato.
Il provvedimento di custodia cautelare è stato emesso in seguito a un furto effettuato nel mese di febbraio scorso in una villa di Agira, nel corso del quale ALONZO, probabilmente in concorso con altri complici, dopo aver forzato una porta di servizio, riusciva a introdursi all’interno dell’abitazione, impossessandosi di numerosi oggetti e gioielli per un valore di circa 35.000 euro.
Ma evidentemente deve aver commesso un’imprudenza, perché nella villa gli agenti della scientifica del Commissariato di Leonforte, nel corso di un minuzioso sopralluogo, sono riusciti a isolare ed esaltare un’impronta palmare lasciata su di un mobile in legno, nel tentativo, probabilmente di spostarlo.
Il frammento trovato è stato messo a confronto con le impronte di ALONZO, già presenti nell’archivio delle forze dell’ordine, ed è stata evidenziata la corrispondenza che equivale a un indizio di colpevolezza di tipo granitico; le risultanze investigative sono state rassegnate al P.M. della Procura della Repubblica di Enna, Dott.ssa Stefania Leonte, che coordina le indagini, la cui richiesta di emissione di un’ordinanza di custodia cautelare è stata condivisa dal G.I.P.
Dopo le formalità di rito ALONZO Andrea è stato posto ai domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Nel corso della perquisizione effettuata a Catania, presso l’abitazione di ALONZO, gli agenti del Commissariato hanno, inoltre, rinvenuto, otto grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, oltre a materiale utilizzato per il confezionamento dello stupefacente; pertanto, lo stesso, anche in virtù dei precedenti specifici in materia di stupefacenti di cui è gravato, veniva denunziato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania per il reato di detenzione ai fini spaccio di cui all’art. 73, c. 1, D.P.R. nr. 309/1990 .