Sindaco di Enna: Sedicente segretario Di Gangi ti invito ad un pubblico confronto (tranquillo Vittorio, non a un confronto elettorale, so che non è il tuo forte), mozione sfiducia: solo vendetta

Ho taciuto sinora perché sento la responsabilità di un ruolo tanto importante ma la dichiarazione del sedicente segretario cittadino del P.D., Vittorio Di Gangi, mi esonera dal tacere ancora.

Ed allora saluto con favore un fatto: hanno gettato la maschera!

All’interno del P.D. ennese c’è qualcuno che lavora a “mandare a casa” l’amministrazione sin dal giorno della mia vittoria elettorale.

Ci ha provato quando pensava che la bocciatura del bilancio avrebbe portato alla decadenza, oltre che del consiglio, anche della mia giunta, poi ha capito che il suicidio di massa sarebbe restato circoscritto agli adepti della setta e non si sarebbe esteso all’amministrazione ed ha atteso, impazientemente, sino alla scadenza dei due anni dal mio insediamento solo perché prima non si poteva fare per legge!

La mozione di sfiducia che brandiscono ormai da mesi è immotivata e pretestuosa.

Di Gangi dice che non ho fatto niente sul tema dei rifiuti?
Lo dica agli operatori ecologici, abbandonati – negli anni precedenti – al loro destino per le “non scelte” di chi mi ha preceduto che hanno ingigantito il debito dell’ATO EnnaEuno portandolo ai 150 milioni di euro attuali. Con tutte le ricadute sulle condizioni di vita e di lavoro degli operai, sui disservizi del servizio che hanno fatto di Enna una città sporca e sulla prospettiva di ereditare la quota di debito (il 14,6 % dei 150 milioni) che prima o poi pagheremo con un altro dissesto finanziario.
La mia amministrazione ha costituito una società interamente comunale, economicamente sana, che garantirà i lavoratori, la qualità del servizio e, nel tempo, con l’incremento della raccolta differenziata, abbasserà le tariffe.

Di Gangi dice che non ho ripubblicizzato il servizio idrico?
Forse gioca davvero con i videogame e si è allontanato dalla realtà.

Ad agosto del 2015, due mesi dopo il mio insediamento, la Regione Siciliana ha fatto una legge (la n.19/2015) che di fatto impedisce la ripubblicizzazione del servizio idrico per chi lo ha privatizzato.
Ad Enna il servizio idrico è stata privatizzato, non certo da me che non lo avrei fatto, e Di Gangi lo sa bene, così come sa o dovrebbe sapere che il contratto trentennale che loro hanno voluto non può essere risolto se non dietro pagamento di indennizzi multimilionari che il Comune non può permettersi.
Da Presidente dell’ATI, però, ho cercato di rimediare al danno che l’assemblea dei Sindaco nel 2012 ha fatto ai cittadini della provincia di Enna: riconoscere al gestore dei servizio idrico le “partite pregresse” per circa 22 milioni di euro, ovviamente spalmati sulle tariffe a carico della cittadinanza. Un paio di mesi fa, insieme ai Sindaci che compongono l’ATI, abbiamo sospeso le “partite pregresse” e, nell’ultima bolletta, non sono state conteggiate. Acqua Enna ha, però, proposto un ricorso al TAR che ha vinto in sede cautelare e l’ATI ha fatto l’appello.
Vedremo come finirà, spesso non è facile rimediare ai danni ereditati. L’ultimo è recentissimo: tra il 2010 ed il 2013, per ragioni che dovrò approfondire, è stata negata un’autorizzazione ad un imprenditore che, secondo la giustizia amministrativa, ne aveva diritto ed il Comune è stato condannato a pagare 10 milioni e 500.000 euro.
Tutto quello che si poteva fare sul tema dell’acqua è stato fatto e così farò nel proseguo della mia amministrazione, rispettando fedelmente il mandato popolare ricevuto due anni fa.

Al contrario di quel che dice Di Gangi, abbiamo fatto tante cose per lo sviluppo del territorio a partire dal commercio e dal turismo. Abbiamo fatto iniziative culturali mai concepite negli ultimi anni, penso per esempio alle due stagioni teatrali, abbiamo avuto dall’Agenzia del Demanio la gestione esclusiva del Castello di Lombardia e della Torre di Federico che metteremo a reddito facendo pagare il biglietto di ingresso per reinvestire quei fondi per migliorare la fruizione e la valorizzazione dei due monumenti, creando posti di lavoro, abbiamo defiscalizzato l’apertura di nuovi esercizi commerciali, abbiamo, per la prima volta, destinato al commercio le risorse del bilancio partecipato che hanno prodotto le due iniziative di MutAzioni che tanto successo hanno avuto ed altre due sono in cantiere.

Ma, soprattutto, noi abbiamo un’idea di Città e la stiamo realizzando, iniziando dal reperimento dei finanziamenti esterni: 16 milioni e 600.000 euro di Agenda Urbana (con i quali realizzeremo anche il Parco Urbano, senza distrarre somme dal bilancio comunale), 4 milioni e 600.000 euro del Bando Periferie per risanare la zona del quadrivio di S. Anna, con le case popolari, la scuola ed il parco della Baronessa, 1 milione e 500.000 per il viale Caterina Savoca (la cui gara d’appalto è in corso), 1 milione e 500.000 euro per il contratto del quartiere San Pietro, 1 milione per il completamento della Panoramica (nella speranza che il Libero Consorzio si svegli).
Quasi 25 milioni di euro in 24 mesi di amministrazione!

C’è chi non dorme la notte all’idea che non può mettere le mani sopra quei soldi?

Certo, ci sono cose che non sono andate bene ed è dovere della mia amministrazione migliorarle ma un mandato sindacale dura cinque anni ed è alla scadenza di quel tempo che si può dare un giudizio.

La mozione di sfiducia ha invece un altro obiettivo: una vendetta non tanto nei confronti di chi ha vinto ma dell’intera Città che ne pagherebbe le conseguenze.

Immaginate un commissario regionale (come quelli che da quasi cinque anni contemplano dalla loro finestra della Provincia le rovine della Panoramica senza muovere un dito) programmare i tanti milioni di euro che abbiamo reperito e fare scelte per conto dei cittadini ennesi?

Sarebbe uno sfregio alla volontà popolare del 15 giugno del 2015.
Sedicente segretario Di Gangi ti invito ad un pubblico confronto (tranquillo Vittorio, non a un confronto elettorale, so che non è il tuo forte) nel quale dibattere su quello che ho fatto, su quello che non ho fatto e su quello che mi avete lasciato, lasciandoti la scelta della piazza e del tipo di microfono ed invitando i cittadini ad ascoltare e a partecipare. Poi, come sempre, anche se non vi piace, saranno i nostri concittadini a giudicare.

Comunicazione a firma di:
Maurizio Dipietro, Sindaco di Enna



news di riferimento:
Segretario cittadino PD, Di Gangi: “in nome di tutto il popolo di Enna: Sindaco ti sfiducio”