Brucia il Parco Urbano di Leonforte

L’estate a Leonforte è partita con un incendio al “mai parco urbano”. “Non parco urbano” lo definì un videomaker leonfortese in un cortometraggio che ne denunciava lo stato d’abbandono. Il monte Cernigliere ha in nuce un progetto storico di Parco Urbano, che di tanto in tanto torna per ricordarci le innumerevoli incompiute. Ieri pomeriggio, lunedì 19 giugno, un pezzo di “mai parco urbano” è andato in fumo. “ A rifriscata”:l’ora che precede il vespro, a Leonforte è caduta la cenere di foglie e alberi e “frasche” della vegetazione spontanea del monte che si leva alle spalle della Villa Bonsignore. E mentre in cielo saliva una densa colonna di fumo nero, i paesani stizziti per il fastidio dei lapilli nel caffè borbottavano: “ogni anno sta camurria”. La scorsa estate le fiamme hanno devastato l’isola, bruciando alberi e certezze di civiltà; gli incendi, volontariamente accidentali, impuniti e ciclici sono già in calendario, corredati di improperi e “gastime”, provare a limitarne il danno pulendo il terreno dalle sterpaglie sarebbe più proficuo degli anatemi su Facebook, ma comporta “traficu” perciò anche quest’anno, come ogni anno, ci impegneremo nel noi vs loro per questo o quel provvedimento, nella meglio posa da postare per sembrare snelli e belli e ci rassegneremo al monumento cadente o già caduto. Così è a Leonforte dove la Porta Garibaldi è stata messa provocatoriamente in vendita, magari ai cinesi che ne farebbero meglio uso di noi, la fontana delle Ninfe è perennemente al buio e caparbiamente chiusa anche nei momenti di afflusso turistico o banalmente paesano, perché così è.
Pensare di organizzare il traffico veicolare in zona Granfonte, aprire il cancello della fontana delle Ninfe illuminandola per renderla fruibile ai paesani e ai turisti, levare gli avanzi della fiera di Sant’Antonino, che ancora arredano i campi di via dei Cento Comuni o pensare di realizzare dal non parco urbano un parco, non è cosa nostra. A noi è dato di catuniare sui social per fare un monumento a noi stessi e sentirci migliori. Buona estate a Leonforte.

Gabriella Grasso